Notizie Notizie Italia Governo Monti mette a punto le prossime mosse, azione su più fronti per stimolare la crescita

Governo Monti mette a punto le prossime mosse, azione su più fronti per stimolare la crescita

29 Dicembre 2011 08:32

Grande attesa per la prima conferenza stampa di fine anno da presidente del Consiglio di Mario Monti, in agenda oggi alle ore 12. Dal premier si attendono dettagli circa l’attesa “fase due” dell’azione del governo che dovrebbe portare il Paese e riprendere nel sentiero di crescita e sviluppo economico.
Ieri Mario Monti ha presieduto un lungo consiglio dei ministri per mettere a punto gli ultimi dettagli della fase due del piano Salva Italia. Il premier ha già ribattezzato la manovra “riparti Italia”. Poco è trapelato dal CdM di ieri, con il varo delle misure atteso entro la metà di gennaio. Sulla carta stampata fioccano comunque le indiscrezioni circa le possibili mosse che saranno intraprese per stimolare la crescita del Paese.

Tre i pilastri: lavoro, concorrenza e infrastrutture
In assenza di risorse da impiegare, la fase due dovrà essere a “costo zero” poiché nel 2011 si è già fatto molto con manovre per complessivi 76 miliardi di euro. Dovrebbero essere tre i pilastri sui cui si concentreranno le mosse del direttivo: lavoro, concorrenza e infrastrutture. Previsti anche dei tagli alle spese con una riorganizzazione dell’amministrazione pubblica incentrata sull’accorpamento di enti e la messa mobilità di migliaia di dipendenti. Per quanto concerne il mercato del lavoro si starebbe lavorando a un piano che prevede la flessibilità per i giovani con incentivi alle aziende per le assunzioni senza andare a modificare l’articolo 18. Nel suo discorso di insediamento in Parlamento il premier aveva precisato che non verranno modificati i rapporti di lavoro stabili in essere.
In arrivo poi nuove norme sulla concorrenza. Per il Corriere della Sera, le norme andranno a recepire le richieste di maggiore apertura sui mercati che vengono dalle diverse authority di settore: antitrust, energia, assicurazioni, lavori pubblici. Le liberalizzazioni dovrebbero toccare anche i trasporti, dove potrebbe essere messo in discussione il contratto unico di settore, la distribuzione dei carburanti, per impedire ogni cartello sui prezzi, le professioni, con il superamento di ogni forma di tariffa minima e una decisa apertura alla concorrenza, i servizi postali. Dopo la mancata approvazione all’interno della manovra salva-Italia, dovrebbero passare anche gli interventi su taxi, farmacie e farmaci di fascia C.
Infine il capitolo grandi opere. Per rilanciare le infrastrutture si punta allo sblocco di fondi e nuove disposizioni per facilitare il project financing e semplificare le procedure. Corrado Passera, ministro dello Sviluppo Economico, ha anticipato lo sblocco di 8-9 grandi opere per il Sud. Si punta inoltre molto sulla banda larga con un piano volto a potenziare le carenti infrastrutture per la connessione veloce nel sud del paese.