Goldman Sachs: il giro d’affari trimestrale tocca il record, utili in crescita

Goldman Sachs si avvia a confermarsi la banca d’affari più reattiva di fronte alla crisi anche nel secondo trimestre del 2009. L’istituto ha chiuso il secondo trimestre del 2009 con un utile netto di 3,44 miliardi di dollari e con un giro d’affari trimestrale salito al record di 13,76 miliardi, sostenuto da ricavi, anch’essi da record, generati dall’underwriting e dall’azionario. L’utile per azione è inoltre salito a 4,93 dollari contro i 4,58 dollari dell’analogo periodo del 2008 e i 3,39 dollari dei primi tre mesi dell’anno. Il risultato è nettamente al di sopra delle attese di mercato, che andavano dai 3,50 ai 3,65 dollari a seconda dei fornitori di stime.
L’investment banking ha dato vista a ricavi per 1,44 miliardi, del 15% inferiori rispetto a quelli dell’analogo periodo 2008 ma del 75% al di sopra di quelli del primo trimestre. Nel secondo trimestre Goldman Sachs ha generato dall’azionario ricavi record per 3,18 miliardi di dollari. Dalla divisione reddito fisso, valutario e commodity la casa d’affari ha generato un giro d’affari di 6,8 miliardi e dall’underwriting 736 milioni. Da rilevare tuttavia che la banca ha provveduto a iscrivere nel periodo una perdita di 700 milioni di dollari su mutui originati da immobili a uso commerciale.
Goldman Sachs è la prima delle grandi case d’affari statunitensi sopravvissute al 2008 a presentare i conti trimestrali. Nel corso della settimana renderanno noti i loro risultati trimestrali anche Jp Morgan (giovedì), Bank of America e Morgan Stanley (venerdì). Le stime di consensus indicano per il settore finanziario una contrazione degli utili per azione del 55 per cento.