Il giorno di Cowen è arrivato: a Dublino con il pallottoliere in mano si vota il bilancio 2011
Prova del fuoco per il traballante governo di Brian Cowen. La missione del premier irlandese è quella di far approvare dal Parlamento irlandese il bilancio 2011 con l’appoggio dell’indipendente Michael Lowry, che ha dichiarato che le conseguenze di un mancato sì sarebbero disastrose. Il test di oggi è fondamentale non tanto per la situazione politica del Paese, quanto per quella economica. Ed è una partita che si gioca con il pallottoliere in mano: la maggioranza di Cowen conta, infatti, solo due seggi di vantaggio.
L’approvazione della finanziaria lacrime e sangue verrà presentata al Dil, il Parlamento irlandese, dalla morente coalizione di governo Verdi-Fianna Fil e passerà solo grazie all’appoggio di Jackie Healy-Rae e Michael Lowry. I due deputati, che di fatto hanno tra le mani il futuro dell’Irlanda, dopo giorni di strette consultazioni con il Taoiseach, Brian Cowen, e il ministro degli Esteri Micheal Martin, hanno dato il loro appoggio.
Sia Lowry che Healy-Rae hanno detto di aver ricevuto i chiarimenti richiesti al governo su alcune questioni locali e nazionali. Il partito di opposizione Fine Gael, che nelle prossime elezioni di gennaio dovrebbe fare il pieno di voti e andare al governo insieme ai laburisti, aspetta intanto al varco. “Non possiamo votare – ha detto un portavoce – misure che non abbiamo visto presentate da un governo di cui non ci fidiamo. Politichese a parte, la gravità della situazione è chiara a tutti. In quanto partito che si appresta a guidare il paese”, ha detto Lucinda Creighton, deputata di Dublino sud-est, “abbiamo la responsabilità di assicurarci che la finanziaria venga approvata”.
Salvo sorprese dell’ultimo minuto la manovra dovrebbe dunque essere in dirittura d’arrivo. Il voto di oggi resta un passaggio molto delicato nel percorso che porta l’Irlanda alla fuga dal baratro. Per azionare il pacchetto di aiuti internazionali da 85 miliardi, su cui si pronunceranno in via definitiva i ministri Ue a Bruxelles, Dublino non ha altra scelta: deve approvare un programma di risanamento dei conti che comporterà tagli per 6 miliardi nel 2011. Una bocciatura della Finanziaria oggi porterebbe a elezioni anticipate facendo precipitare la situazione del Paese.
“Penso che ci sia un desiderio condiviso che la finanziaria passi”, commenta Dermot O’Leary, capo economista presso Goodbody Stockbrokers a Dublino. “E’ molto probabile che verrà votata, ma c’è anche una possibilità che il rischio politico si faccia più pressante”. Senza una chiara direzione il pacchetto di aiuti garantito dall’FMI e dalla UE rischierebbe di essere sospeso. E in tutto questo il peso della disfatta potrebbe essere marchiato a fuoco su Brian Lenihan – il ministro delle Finanze che oggi dovrà illustrare l’austerity in Parlamento – indicato il peggior ministro dell’Economia europeo in un sondaggio condotto dal Financial Times.