Germania apre sul taglio tassi e Qe da parte della Bce, Borse rimbalzano
Le Borse europee imboccano la via dei rialzi, provando a lasciarsi alle spalle la deludente seduta di ieri, sulla quale ha pesato l’ennesima frenata del settore manifatturiero cinese. Sullo sfondo restano le tensioni geopolitiche dopo il vertice del G7 a l’Aia che ha sospeso la Russia a tempo indefinito dal G8, annullando il summit di Sochi. Dal fronte macro, l’atteso indice Ifo di marzo, che misura la fiducia delle imprese tedesche, ha evidenziato una marcata penalizzazione della componente prospettica. A sostenere i mercati del Vecchio continente ci pensano però le dichiarazioni arrivate sul fronte politica monetaria, che hanno aperto alla possibilità di una futura mossa da parte della Bce.
Euro troppo forte e inflazione troppo bassa, possibile mossa della Bce?
Secondo il vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani, l’euro a 1,40 dollari è su livelli troppo elevati e penalizza, oltre all’economia italiana, anche quella spagnola, francese e, nel lungo periodo, tedesca. “Non possiamo fare politica industriale senza fare una riflessione sulla nostra moneta”, ha detto Tajani nel corso di un convegno. “Uscire dall’euro sarebbe un errore clamoroso ma a 1,40 l’euro danneggia l’economia spagnola, italiana, francese e, alla lunga, danneggerà anche quella tedesca”. Secondo il commissario per l’Industria, inoltre, “occorre aprire un dibattito su una banca centrale diversa” che, come la Fed, possa perseguire l’obiettivo di una bassa disoccupazione.
Gli ha fatto eco il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, che in una intervista ha aperto alla possibilità di un taglio dei tassi da parte della Bce per combattere la deflazione. Una posizione inaspettata dalla Germania, da sempre contraria a un ulteriore allentamento monetario. “I tassi di interesse negativi sono un terreno inesplorato e la loro efficacia nell’abbassare i tassi di credito è discutibile”, ha detto Weidmann, aggiungendo però che “per contrastare le conseguenze di un forte apprezzamento dell’euro sull’inflazione, i tassi di interesse negativi sembrano essere una misura più appropriata di altre”. Non solo. Il numero uno della banca centrale tedesca e membro del consiglio direttivo della Bce si è spinto oltre, dichiarando che un programma di quantitative easing “non è fuori discussione” e che “occorre rafforzare la politica monetaria se emergono rischi per la stabilità dei prezzi”.
Nuovi spunti sul fronte politica monetaria potrebbero arrivare dal discorso di Mario Draghi, presidente della Bce, previsto oggi a Parigi per le 17.00 ore italiane, prima degli importanti dati sull’inflazione di marzo (in pubblicazione tra venerdì e lunedì prossimi) e in vista della riunione Bce del 3 aprile.
La reazione dei mercati
In scia alle parole di Tajani e Weidmann, le Borse europee hanno accelerato. Dopo una partenza in moderato rialzo, ora i listini del Vecchio continente segnano un progresso intorno a 1 punto percentuale. A Piazza Affari l’indice Ftse Mib guadagna lo 0,70% a 20.760 punti, dopo che ieri è stata la peggiore Borsa europea con un calo dell’1,7%. Tra i titoli, spicca Luxottica in scia all’accordo con Google.