Generali: utile quintuplicato nel I trimestre, esposizione verso Pigs per 2,2 mld
L’era Geronzi alla guida del Leone di Trieste si apre con un utile netto quintuplicato a 527 milioni di euro dai 104 milioni del primo trimestre 2009. Battute le attese degli analisti che indicavano profitti per 477 milioni. Il risultato conferma il trend di crescita iniziato nella seconda parte dello scorso anno ed è stato sostenuto soprattutto dall’andamento del segmento Vita che ha beneficiato “del miglioramento dei mercati finanziari, dell’elevata raccolta e del contenimento dei costi”. La raccolta netta vita del primo trimestre 2010 è quasi raddoppiata a 6,1 miliardi dai 3,2 miliardi di un anno fa, mentre il risultato operativo vita è salito a 866 milioni (+60,8%) contribuendo all’incremento del risultato operativo complessivo a 1,20 miliardi (+22%).
Per quanto riguarda la produzione, i premi lordi sono aumentati del 16,2% a 20,9 miliardi (contro attese ferme a 20,4 miliardi) dai 18,5 miliardi del periodo gennaio-marzo 2009. Una performance sostenuta dall’exploit del segmento vita con premi a 14,2 miliardi (+25,7% da 11,9 miliardi) grazie alla forte crescita sul mercato domestico (+36,4%) e in Francia (+27,8%). La produzione è migliorata anche in Sud America (+29,2%) e in Cina (+46,3%). I premi complessivi danni sono invece rimasti sostanzialmente stabili a 6,65 miliardi grazie al contributo positivo di Francia (+5%) e Italia (+0,8%) che hanno controbilanciato le prestazioni in Germania (-1,5%) e nei Paesi dell’Est Europa (-1,6%).
La struttura patrimoniale della compagnia assicurativa ha visto un aumento del patrimonio netto a 18 miliardi dai 16,6 miliardi di fine 2009, con l’indice Solvency 1 al 129% (un punto percentuale in più rispetto al 31 dicembre 2009). Il Leone vede rosa per il 2010: “Salvo il verificarsi di eventi di carattere eccezionale, si prevede una crescita dei margini operativi del gruppo e del risultato netto rispetto ai livelli del 2009”, si legge nella nota diffusa da Generali. In particolare l’utile operativo 2010 è visto a 4 miliardi.
La compagnia, alla fine di marzo, aveva un’esposizione lorda sui bond governativi dei Paesi Pigs per 14 miliardi di euro, mentre al netto delle imposte l’esposizione netta era di 2,5 miliardi, ridotta ad oggi a 2,2 miliardi. A fine marzo l’esposizione netta verso la Spagna era di 800 milioni, 810 milioni sulla Grecia, 670 milioni vero il Portogallo e 280 milioni sui titoli di Stato irlandesi.
Sulle recenti pressioni dell’Antitrust secondo cui Mediobanca dovrebbe ridurre sensibilmente la sua quota nel gruppo triestino, il vicepresidente delle Generali, Vincent Bolloré, ha risposto che per la compagnia “avere un azionista come Mediobanca, al livello attuale, è una grande fortuna ed è importante per la sua indipendenze e la sua stabilità e quindi per l’economia italiana”. Sempre Bolloré ha confermato la riduzione del compenso del nuovo presidente Geronzi rispetto a quello del suo predecessore Antoine Bernheim.