Per Generali un 2008 appeso all’incertezza dei mercati
Generali ha chiuso il primo semestre del 2008 con risultati in chiaroscuro determinati da una presenza ingombrante che rischia di farsi sentire anche nei restanti mesi dell’anno: l’incertezza dei mercati.
I primi sei mesi dell’anno si sono chiusi con un utile netto di 1,46 miliardi di euro, in contrazione del 17,9%, e con un utile operativo complessivo calato del 12,9% a 2,54 miliardi. Sul dato, ha precisato una nota, hanno influito “l’andamento negativo delle borse e l’innalzamento dei tassi obbligazionari, che hanno portato sia svalutazioni, in particolare su azioni, pari a 905 milioni di euro, sia minori profitti di realizzo, in calo di 426 milioni rispetto allo stesso periodo del 2007”.
Elementi che potrebbero farsi sentire anche nei prossimi mesi se è vero che lo stesso presidente del Leone triestino, Antoine Bernheim, ha evitato di sbilanciarsi sull’andamento fino a fine 2008.
“L’andamento negativo dei mercati finanziari, registrato in questi primi sei mesi e le sempre più incerte prospettive per la rimanente parte dell’anno, rendono difficile una previsione attendibile per fine esercizio”, ha detto Bernheim commentando i risultati del primo semestre 2008. Per l’esercizio in corso il presidente della compagnia prevede comunque una “conferma dei buoni andamenti tecnici sin qui registrati sia nei rami vita che danni e degli effetti positivi delle azioni già intraprese, volte ad incrementare l’efficienza della gestione”.
Nel primo semestre i premi complessivi hanno registrato una crescita pari al 6,8% a 36,8 miliardi di euro grazie alla spinta delle reti proprietarie e dei prodotti retail, oltre che della diversificazione geografica. Il combined ratio si è attestato al 94,6%.