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General Motors rivede l’utile a fine 2006

14 Marzo 2007 16:18

La sterzata giusta potrebbe essere arrivata anche per General Motors dopo anni di sofferenze. Il produttore di automobili di Detroit è infatti tornato all’utile trimestrale negli ultimi tre mesi del 2006 registrando profitti netti per 950 milioni di dollari pari a 1,68 dollari per azione contro una perdita di 6,58 miliardi di dollari nello stesso periodo del 2005. Sul risultato ha avuto, tra le altre, un impatto positivo la cessione del 51% del braccio finanziario Gmac a una cordata guidata dal fondo Cerberus Capital al netto della quale l’utile trimestrale di Gm si è attestato a 180 milioni di dollari pari a 32 centesimi per azione contro una perdita di 936 milioni di dollari nei mesi finali del 2005.


“Avevamo bisogno di un grande anno e grande anno è stato” ha commentato il presidente e amministatore delegato del gigante automobilistico Rick Wagoner, il quale ha voluto sottolineare i rilevanti progressi effettuati nel percorso di trasformazione di Gm in un’azienda più globale e competitiva focalizzata sul “successo sostenibile nel lungo termine”.


Sull’intero 2006 General Motors ha realizzato utili per 2,2 miliardi di dollari al netto delle poste straordinarie. Comprendendo queste ultime il bilancio dell’anno diventa negativo per 2 miliardi di euro comunque in netto miglioramento rispetto alla perdita pari a 10,4 miliardi registrata l’anno precedente. In crescita anche i ricavi, a 207 miliardi di dollari sull’intero anno dai 195 del 2005, per un totale di 9,1 milioni di veicoli venduti .mentre negli ultimi tre mesi del 2006 si è registrato un leggero calo del fatturato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, 51,2 miliardi di dollari contro 51,7, attribuibile “all’esclusione dal calcolo dei ricavi di Gmac a partire dal 1 dicembre”.


La strada per ristabilirsi completamente è ancora lunga come ha confermato lo stesso Wagoner: “Nessuno ancora canta vittoria, c’è ancora moltissimo lavoro da fare per raggiungere i nostri obiettivi di crescita costante, solida profittabilità e cash flow positivo”. I primi passi sembrano però essere stati fatti nella direzione giusta. General Motors è riuscita infatti a ridurre sostanzialmente i costi della divisione Nord America, la più problematica dal punto di vista del costo del lavoro e della produttività. Gm Nord America ha realizzato una perdita, nel terzo trimestre del’anno, pari a 14 milioni di dollari ma a dicembre il dato è risultato positivo per 50 milioni. Complessivamente il taglio di costi effettuato nel corso dell’intero anno è ammontato a 6,8 milioni di dollari oltre i 6 previsti dal piano di rilancio della compagnia con una previsione di arrivare a 9 milioni nel 2007.


Positivo l’anno per la divisione europea, +227 milioni di dollari contro la perdita di 255 milioni nell’anno precedente. Nel quarto trimestre il risultato netto è stato però negativo per 8 milioni di dollari corretta per le poste straordinarie (119 milioni la perdita riportata) da un dato positivo per 5 milioni l’anno precedente. I ricavi sono cresciuti a 9 miliardi di dollari nell’ultimo trimestre del 2006 da 8,1 del 2005.