Fuga dal titolo Moderna (-72% dai massimi), non da Pfizer. La bolla vaccino e il valore della diversificazione
La crescita dei contagi dal vaiolo delle scimmie e la notizia che Moderna sta testando in studi preclinici potenziali candidati vaccini non hanno dato slancio alla vaccine stock più in voga a Wall Street nel 2020 e nel 2021 con performance da capogiro. Moderna è letteralmente crollata tra fine 2021 e questa prima metà del 2022 con valori dimezzati negli ultimi 6 mesi. SE nel 2020 il titolo era passato da circa 19 $ a oltre 100 $, e poi nel settembre 2021 si era spinta addirittura fino a 497 $, adesso il titolo viaggia in area 137$.
La sbornia post-vaccini Covid appare ormai un lontano ricordo. Perché gli investitori hanno voltato le spalle alla vaccine stock per eccellenza? Il problema non sono le vendite dei vaccini Covid. Pfizer ha dichiarato di aspettarsi che il fatturato di Comirnaty, il vaccino realizzato insieme a BioNTech, raggiunga i 32 miliardi di dollari nel 2022, mentre Moderna ha previsto di poter generare quasi 20 miliardi di dollari di ricavi dal suo preparato contro il Coronavirus quest’anno.
Parte della ragione del crollo potrebbe essere semplicemente che gli investitori prevedevano già una forte domanda e hanno fatto ciò che i trader sanno fare meglio: comprare i rumor e vendere le notizie. L’anno scorso le azioni di Pfizer sono salite di oltre il 60%. BioNTech è salita di oltre il 215% nel 2021, mentre le azioni di Moderna sono aumentate di quasi il 145%. In prospettiva, tuttavia, i vaccini potrebbero dare nuova spinta. Nelle scorse settimane le autorità sanitarie degli Stati Uniti hanno approvato dosi di richiamo del vaccino Pfizer/BioNTech per i bambini dai 5 agli 11 anni.
Pfizer resiliente perchè non dipendente dal Covid
Pfizer in Borsa sta soffrendo meno con un -6% YTD e un saldo positivo del 3% negli ultimi 6 mesi, sovraperformando in entrambi gli archi di tempo rispetto all’S&P 500.
Pfizer potrebbe ricevere una spinta dai trattamenti Covid grazie alla sua pillola antivirale Paxlovid, approvata alla fine dello scorso anno e per cui Pfizer ha dichiarato di aspettarsi un fatturato di 22 miliardi di dollari da Paxlovid quest’anno.
Inoltre, tra i tre produttori di vaccini, Pfizer potrebbe essere quello meglio posizionato per prosperare oltre il Covid. Ultimamente l’azienda si è lanciata in una serie di acquisizioni, annunciando di recente l’intenzione di acquisire il produttore di farmaci contro l’emicrania Biohaven per quasi 12 miliardi di dollari all’inizio di questo mese. La diversificazione di Pfizer è uno dei motivi principali per cui gli analisti prevedono che il fatturato dell’azienda aumenterà di quasi il 30% quest’anno e che gli utili per azione aumenteranno di oltre il 50%.
Moderna, invece, che non è così diversificata come Pfizer. Quasi il 97% delle vendite dell’azienda nel primo trimestre sono state realizzate con il vaccino Covid. Le vendite di Moderna dovrebbero aumentare di circa il 20% quest’anno, ma gli analisti prevedono un calo degli utili. L’amministratore delegato Stéphane Bancel ha dichiarato che due dei principali obiettivi dell’azienda sono “espandersi oltre i vaccini per le malattie infettive verso le terapie” e trovare candidati alla fusione. Moderna sta anche lavorando a vaccini per altri virus, come l’HIV e l’Epstein-Barr.
Anche BioNTech, come Moderna, è un po’ sofferente in questo momento, in quanto quasi tutti i suoi ricavi del primo trimestre sono derivati da Comirnaty. Pfizer ha generato solo circa la metà delle vendite del vaccino nel primo trimestre.