Ftse Mib soffre anche nel day after Bce, al tappeto Bper e Unicredit
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Piazza Affari ancora sotto pressione all'indomani della Bce. Il Ftse Mib, già sceso dell'1,90% ieri, segna in avvio -1,1% a quota 23.514 punti. Ieri la Bce ha lasciato i tassi invariati indicando però l'intenzione di alzare i tassi di 25 punti base nel prossimo meeting di luglio e un altro rialzo arriverà a settembre con la possibilità che sia di entità superiore se l’inflazione si confermerà molto alta.
Spicca il tonfo di Bper (-5,7% 1,839 euro), che risulta al momento sospesa per eccesso di ribasso sul prezzo di controllo. BPER ha approvato il nuovo piano industriale 2022-2025 “BPER e-volution” che prevede al 2025 un utile netto pari a 800 milioni di euro. La posizione di capitale è prevista rimanere elevata, con un Cet1 ratio Fully Phased maggiore del 13% al 2025, supportata dalla forte generazione di utili che permetterà di incrementare significativamente la remunerazione agli azionisti, con un pay out ratio previsto al 50% nel 2025.
Tra le banche arranca anche Unicredit che segna -2,76%, mentre Intesa segna -1,87%.
Spicca il tonfo di Bper (-5,7% 1,839 euro), che risulta al momento sospesa per eccesso di ribasso sul prezzo di controllo. BPER ha approvato il nuovo piano industriale 2022-2025 “BPER e-volution” che prevede al 2025 un utile netto pari a 800 milioni di euro. La posizione di capitale è prevista rimanere elevata, con un Cet1 ratio Fully Phased maggiore del 13% al 2025, supportata dalla forte generazione di utili che permetterà di incrementare significativamente la remunerazione agli azionisti, con un pay out ratio previsto al 50% nel 2025.
Tra le banche arranca anche Unicredit che segna -2,76%, mentre Intesa segna -1,87%.