Ftse Mib ritrova smalto: da Bper a FCA, i titoli da seguire oggi
Piazza Affari prova a mettersi subito alle spalle le incertezze della vigilia con le banche a fare da traino al tentativo di rimbalzo. L’indice Ftse Mib, reduce dal -1,54% della vigilia, sale dello 0,58% a 19.665 punti. Sui mercati si sente ancora l’eco dello scivolone di ieri di Wall Street, con soprattutto il Nasdaq essere travolto da corpose prese di profitto (quasi il 5% con Apple caduta dell’8%). Un sell-off solo in parte motivato da indicazioni macro in quanto le richieste di sussidio di disoccupazione negli Usa sono risultate ancora elevate (pur inferiori alle aspettative degli analisti), invece l’indice ISM ha segnato un rallentamento nel settore dei servizi ad agosto.
Il calo marcato di Wall Street è visto da diversi operatori come salutare dopo i record inanellati ad agosto. “Con i mercati che hanno guadagnato in modo così sostanziale nelle ultime settimane, ci sono buone probabilità che stiamo osservando delle prese di profitto”, rimarcano gli esperti di IG.
Banche toniche, Bper attende ok ad aumento capitale
Tra i singoli titoli spicca il +3,5% di Banco BPM che cavalca il rally del settore bancario europeo dopo l’annuncio nella notte delle trattative tra Bankia e CaixaBank per una fusione che andrebbe a creare la maggiore banca spagnola; bene anche Unicredit a +2,36%. Progresso dell’1,66% per Bper con l’aumento di capitale che si avvicina. Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, la Consob potrebbe autorizzare il prospetto informativo per l’aumento di capitale legato all’acquisto dei 532 sportelli da Intesa Sanpaolo nelle prossime settimane con quindi avvio entro questo mese. L’importo dell`operazione dovrebbe essere di circa 800 mln di euro.
Prova a riprendersi STM (+1,32%) già scesa di quasi il 7 per cento ieri in scia al tonfo del Nasdaq. Intanto Broadcom, società americana leader nel design di semiconduttori per il settore wireless, broadband, data center, ha riportato ricavi per il trimestre chiuso al 2 agosto in linea con le attese con vendite pari a $5,82 mld (+6%) mentre la guidance per il trimestre in corso (che chiuderà a fine ottobre) è risultata sopra le attese con sales pari a $6.4 mld (+11%) indicando un forte recupero delle vendite di componenti per smartphone.
Tiene ancora banco Atlantia (+1,6%) dopo il saliscendi delle ultime due sedute. Ieri il cda della holding controllata dai Benetton ha deciso per la scissione di ASPI attraverso la costituzione di una newco, ovvero di un veicolo ad hoc, in cui dovrebbe essere convogliata tutta la quota che Atlantia detiene in Autostrade, ovvero l’88%. Il Sole 24 Ore precisa comunque che “lo schema al momento punta a una scissione che prevede un trasferimento di una partecipazione del 70%, più circa 4 miliardi di debiti con contestuale aumento di capitale di pari importo, per favorire l’ingresso di Cassa depositi e prestiti – con cui le trattative vanno ancora avanti – nella newco”. Il passo successivo sarebbe la vendita di quel 18% che rimarrebbe in mano ad Atlantia. Il Fatto Quotidiano sottolinea che non vi sarebbe accordo con CDP su prezzo e garanzie. Gli azionisti di Atlantia vorrebbero un valore superiore a 10 mld per Aspi, mentre CDP vorrebbe una valutazione fissata dagli advisors. Il ministro Gualtieri si è detto cautamente fiducioso sulla negoziazione che ha comunque definito ‘complessa’.
Molto bene FCA che segna +2,9% in area 9,55 euro confermando il momento positivo sulle attese di ulteriori incentivi statali nei vari pasei Ue per sostenere le vendite di auto. Tra i migliori anche Amplifon a +3% circa dopo che Jefferies ha alzato la valutazione da hold a buy con target price a 34 euro.
Tra i titoli in difficoltà spicca Exor (-1%) che ha riportato nel primo semestre una perdita di 1,318 miliardi di euro.
Focus su payrolls Usa e tenuta del Nasdaq
La giornata di oggi si profila molto movimentata anche alla luce del tonfo di ieri di Wall Street. Da monitorare come reagirà il Nasdaq dopo il tonfo di quasi il 5% di ieri. Al momento i futures sull’indice tecnologico indicano un calo di oltre l’1 per cento.
Un’importante bussola per l’umore odierno saranno poi i dati relativi al mercato del lavoro americano per il mese di agosto. Come ogni primo venerdì del mese, il dipartimento del lavoro comunicherà a partire dalle 14:30 ora italiana il tasso di disoccupazione, i salari e le nonfarm payrolls (le buste paga nei settori non agricoli). Secondo il consensus Bloomberg ad agosto dovrebbero essere creati 1,35 milioni posti di lavoro, con un tasso di disoccupazione al 9,8 per cento.
(notizia aggiornata alle 10:25)