Per Ftse Mib rialzi record agli sgoccioli? Il 20 maggio (maxi-stacco dividendi) possibile data spartiacque
Non conosce soste il rally dei mercati e di Piazza Affari in generale. Con gli ultimi colpi di reni di venerdì e di oggi in avvio l’indice Ftse Mib è riuscito a tagliare il traguardo dei 22 mila punti con un saldo da inizio anno di circa +20%. Contributo decisivo all’ultimo strappo al rialzo sta arrivando dalle banche con rialzi nell’ordine del 2% anche oggi per Banco BPM, Bper, UBI Banca e Unicredit.
Subito dopo il Dividend Day ci sarà l’incognita elezioni Ue
Un rally che se mantenuto anche nella restante parte dell’anno proietterebbe il Ftse Mib a performance da fantascienza nell’ordine di oltre +70%. Scenario altamente improbabile considerate le incognite che sono in arrivo nei prossimi mesi a partire dai giudizi delle agenzie di rating sull’Italia (la prima sarà S&P il 26 aprile), i dati sulla crescita (30 aprile l’Istat diffonde i dati del I trimestre 2019), le elezioni europee di fine maggio e dopo l’estate l’inizio dell’iter che porterà alla legge di bilancio 2020 e potrebbe portare a nuove tensioni dei mercati sull’Italia.
Il FtseMib è reduce da cinque settimane consecutive di rialzi e ha annullato prontamente i timidi segnali di debolezza emersi nella seduta del 9 aprile (quando aveva chiuso sui minimi dopo il test dei top annuali) e dell’11 aprile (quando in mattinata è arrivato a perdere quasi l’1%). “Questo è stato il filo conduttore delle prime 73 del 2019 in cui ogni ritracciamento è stato una buona opportunità per acquistare – rimarca Pietro Di Lorenzo, analista e fondatore di SOS Trader – . La domanda chiave da porsi adesso è per quanto può durare un trend così ripido? Se il mercato continua a salire all’interno del canale rialzista che guida i prezzi da inizio anno, l’indice dovrebbe chiudere l’anno a con un rialzo superiore 70% (cosa che sembra estremamente improbabile)”. Di Lorenzo quindi ritiene che la questione non è se, ma quando arriverà un consolidamento/correzione e si chiede se il FtseMib tirerà fino allo stacco dei dividendi di maggio (previsto il 20 maggio).
Già un primo assaggio di dividendi è previsto settimaan prossima con lo stacco cedola per 7 delle big del Ftse Mib.
“L’impressione è che la stagione delle trimestrali Usa che entrerà vivo nei prossimi giorni potrebbe essere un primo importante test per verificare la benzina residua nel serbatoio dei rialzisti”, conclude Di Lorenzo che tra i titoli da monitorare segnala, tra gli altri Fineco che “disegna una white marubozu che esplode nella volatilità e nei volumi (i più elevati dal 28 Febbraio) che riporta i prezzi a contatto con i massimi assoluti toccati il 26 settembre a 12.19€. Il superamento di questo livello, potrebbe calamitare nuovi acquirenti”. Poi A2A che prosegue la correzione dai massimi del 3 aprile in area 1.65€. “L’interruzione della serie di 7 massimi giornalieri decrescenti consecutivi (con il superamento di 1.506€) potrebbe innescare un repentino rimbalzo”, rimarca Sos Trader.