Notizie Certificates Ftse Mib infiammato da parole Draghi, focus su Intesa e Banco Bpm

Ftse Mib infiammato da parole Draghi, focus su Intesa e Banco Bpm

18 Giugno 2019 15:00

Dopo una partenza negativa le borse europee hanno invertito la rotta, in scia ad alcune dichiarazioni di Mario Draghi che hanno alimentato la speranza per nuovi stimoli all’economia. Il presidente della Bce, dal forum di Sintra, ha affermato che il quantitative easing “ha ancora uno spazio considerevole” e che “ulteriori tagli dei tassi e misure per mitigare qualsiasi effetto collaterale continuano a far parte degli strumenti a disposizione”.

Inoltre, gli operatori rimangono in attesa delle importanti riunioni delle banche centrali, in particolare della Federal Reserve. Oggi il Fomc, il braccio operativo della banca centrale americana, inizierà il meeting che si concluderà domani con l’annuncio di politica monetaria a cui seguirà la conferenza stampa del governatore Jerome Powell.

Ftse Mib: centra il target a 21.000 punti

In Italia i riflettori sono puntati sulla questione del debito. Si attende infatti di capire nei prossimi giorni la linea che il governo intende avere con la Commissione europea per evitare che scatti una procedura di infrazione per debito eccessivo ma senza dover fare una manovra correttiva.

Dal punto di vista grafico, l’indice italiano ha superato area 20.500 punti, dove passa anche il 38,2% di Fibonacci di tutto l’up trend avviato a dicembre 2018. Il Ftse Mib ha anche raggiunto i 21.000 punti e proprio questo è un primo livello chiave. Il break in chiusura con volatilità e volumi dei 21.000 punti dovrebbe permettere al listino di tornare verso 22.000 punti. Al ribasso invece la rottura di 20.236 punti e della media mobile 200 periodi aprirebbe target a 20.000 e 19.700 punti. Ricordiamo però che l’area di supporto fondamentale rimane quella compresa tra i 19.495 punti (61,8% di Fibonacci) e 19.277 punti. La rottura di tale livello sarebbe un segnale molto negativo e aprirebbe, potenzialmente, verso i minimi a 18.000 punti.

Intesa Sanpaolo: al test del supporto a 1,8 euro

Momento difficile per Intesa Sanpaolo sotto il profilo tecnico. Dopo il forte gap down dovuto allo stacco cedola relativa all’esercizio 2018, il titolo ha proseguito la discesa fino a toccare il minimo relativo a 1,8 euro. Intesa ha poi tentato di riprendersi cercando di rompere la resistenza statica collocata a 1,88 euro senza però riuscirci. RSI in ipervenduto sottolinea che i venditori sono ancora forti. In tale contesto, solo con il superamento di 1,88 euro si avrebbe un primo segnale rialzista con target 2 e 2,11 euro. In caso di debolezza con break di 1,8 euro, probabile discesa verso area 1,7 euro.

Banco Bpm: alla prese con una resistenza dinamica

Quadro grafico debole per Banco Bpm. Dopo la rottura della trend line rialzista di medio periodo costruita sui minimi di ottobre 2018 e febbraio 2019, il titolo è sceso fino a testare il supporto importante in area 1,6 euro per poi tentare un debole rimbalzo. Ora i corsi cercano di recuperare almeno la ex trend line ascendente che rappresenterebbe un primo segnale di recupero per l’istituto di credito. In tale scenario, il superamento di 1,72 euro aprirebbe la strada verso i successivi target a 1,9 euro (rappresentato dalla media mobile 200 periodi) e 2 euro. Al ribasso, invece, sarà importante la tenuta del supporto collocato a 1,6 euro per evitare ricadute verso i minimi in area 1,5 euro.

Strategie con i Turbo Certificate

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