Ftse Mib corre, ancora rally Ubi Banca. Ma da mercato opzioni Usa è ‘alert Lehman’
L’indice Ftse Mib si conferma in mattinata il listino migliore in Europa, balzando oltre +1% e superando quota 21.100 punti. Svetta in cima al listino Ubi Banca, fino a +7%, nel secondo giorno dell’operazione di aumento di capitale, seguita da FCA, Bper Banca e Luxottica.
A trainare al rialzo Piazza Affari sono soprattutto i titoli bancari, mentre cresce l’attesa per l’annuncio della Fed sui tassi, che arriverà domani, mercoledì 14 giugno.
Ftse Mib dimentica timori bolla dotcom
Per ora l’azionario si lascia alle spalle i timori su una nuova bolla dotcom che hanno affossato nelle ultime due sessioni il Nasdaq e i titoli hi-tech in generale, FAAMG in particolare.
A Milano, incidono positivamente sui titoli bancari, oltre alle attese di un nuovo imminente rialzo dei tassi da parte della Fed, anche le rassicurazioni del ministro Pier Carlo Padoan sul futuro delle banche venete. Gli investitori si interrogano inoltre sul futuro di Banca Carige e in particolare guardano ai rumor sull’aumento di capitale.
Acquisti sul Ftse Mib e ancora sui BTP. Spread giù
L’azionario italiano beneficia ancora dell’allentamento delle tensioni sullo spread BTP-Bund, che continua a scendere. In mattinata il calo è dell’1% circa, con i tassi sui BTP decennali che cedono più di mezzo punto percentuale attorno alla soglia del 2%, e i tassi sui Bund tedeschi che aumentano invece di oltre +2,5%, allo 0,27%.
Gli investitori continuano a guardare positivamente ai risultati delle elezioni comunali, che hanno messo in evidenza il flop del M5S.
Di seguito il trend dei tassi sui BTP, nel periodo compreso dalle elezioni presidenziali Usa che hanno inaugurato l’era Trump a ora, tenendo conto anche del dowgrade sul rating del debito italiano di metà gennaio, da parte di DBRS. L’agenzia di rating canadese ha ridotto il rating a “BBB”.
Un allarme sui mercati arriva di nuovo da Wall Street.
Alert dal mercato delle opzioni sul Nasdaq
Occhio a quanto sta accadendo ai volumi delle opzioni put dell’ETF sul Nasdaq (QQQ): i volumi mostrano come gli investitori si stiano affrettando per proteggersi dal rischio al ribasso, segnando il balzo più alto dal collasso di Lehman Brothers nel settembre del 2008.
Tra l’altro, nella giornata di ieri, Bloomberg ha fatto notare come i volumi put del QQQ abbiano superato i volumi dei contratti call in un rapporto di 3,2 a 1, e sono stati superiori +52% rispetto alla media degli ultimi 20 giorni, all’inizio delle contrattazioni.