Ftse Mib arresta la corsa dai 22.000 punti, analisi tecnica su Stm
Viaggiano poco mosse Piazza Affari e le principali borse europee dopo il recente rally e in attesa dei dati sul mercato del lavoro americano, che verranno diffusi nel primo pomeriggio. Seguirà un discorso di Jerome Powell, presidente della Fed, sulle prospettive economiche e la politica monetaria. Sullo sfondo rimane aperta la questione Brexit. La Camera dei Comuni ha approvato una mozione che costringe il premier Boris Johnson a estendere l’Articolo 50 per altri tre mesi, fino alla fine di gennaio del 2020, in caso di mancato accordo con Bruxelles.
Ftse Mib
Il Ftse Mib rallenta poco sotto area 21.900 punti in attesa del giudizio di Moody’s sull’Italia, previsto a mercato chiuso. Ieri l’indice italiano ha chiuso in rialzo dell’1%, beneficiando ancora della risoluzione della crisi di governo. Trenta giorni dopo l’apertura della crisi, ieri il nuovo governo giallorosso guidato da Giuseppe Conte ha fatto il consueto giuramento. Lunedì sarà votata la fiducia alla Camera, martedì al Senato.
Tornando al grafico, dopo aver infranto in gap up la resistenza di medio termine importante in area 21.500 punti, il Ftse Mib si trova ora a confrontarsi con i 22.000 punti, il livello che ci separa dai massimi dell’anno a 22.357 punti. Confermato quindi il rimbalzo del Ftse Mib avviato verso la metà di agosto che ha consentito, in primis, il superamento dei 21.000 punti e poi dei 21.500 punti. Il prossimo ostacolo nella scalata dell’indice è rappresentato dalla fascia di prezzo tra i 22.000 e 22.357 punti, il primo target rialzista e che permetterebbe poi al un possibile ritorno verso i massimi 2018 sopra area 24.000 punti. Al ribasso, se ci dovesse essere volatilità con un ritorno e chiusura sotto quota 21.500 punti sarebbe un primo segnale di allarme con possibili discese verso 21.000 punti. Anche se va sottolineato che il primo livello di supporto importante che ci darebbe indicazioni in termini di sentiment di mercato è a 20.000 punti. Solo con il break di tale livello avremmo delle accelerazioni al ribasso con target il 61,8% di Fibonacci a 19.600 punti. Per il momento comunque non vediamo una situazione grafica tale da mettere in discussione l’uptrend avviato a fine dicembre dello scorso anno.
Per chi volesse operare sul Ftse Mib con certificati a leva long, si potrebbe considerare per esempio il Turbo Long con ISIN: NL0013491830. In alternativa chi ha view ribassista può operare con questo Turbo Short ISIN: NL0013492325.
STM
STM scambia in rialzo, in scia all’euforia della seduta di ieri che si è chiusa con un balzo di oltre il 6%. Il titolo del colosso italo-francese dei microchip ha dato prova di grande forza nelle ultime sedute proseguendo il trend rialzista intrapreso agli inizi di gennaio. Grazie alla candela long day di ieri, STM è riuscita a superare il 50% di Fibonacci a 16,8 euro di tutto il down trend avviato a giugno 2018.
Il prossimo ostacolo per il titolo è rappresentato dai massimi annuali a 17,625 euro che, se infranto, aprirebbe la strada verso il 61,8% di Fibonacci a 18,26 euro e poi zona 19 euro. Per un primo segnale ribassista, invece, bisognerà attendere il break della fascia di prezzo tra il 38,2% di Fibonacci a 15,34 euro e il livello statico dei 15 euro, zona di resistenza molto importante anche per la presenza della trend line rialzista di medio periodo descritta dai minimi di gennaio e maggio 2019. In caso di break di tale livello, possibili ricadute verso 14,5 euro (dove passa la media mobile 200 periodi) e 14 euro.
Per chi volesse operare su STM con certificati a leva long, si potrebbe considerare per esempio il Turbo Long con ISIN: NL0013644826. In alternativa chi ha view ribassista può operare con questo Turbo Short ISIN: NL0013680218.