Ftse Mib al test di un livello spartiacque. Da monitorare Ferrari, Azimut, Telecom e Stm

Non poteva partir meglio il 2020 per i mercati con nuovo record di Wall Street e Piazza Affari che ha confermato l’ottimo momento. Il Ftse Mib, reduce dal convincente +28% del 2019 (miglior anno dal lontano 1998), ha raggiunto la soglia dei 24 mila punti, con un progresso già di oltre il 2 per cento nelle prime 7 sedute del nuovo anno. Cosa aspettarsi adesso? Per superare i massimi del maggio 2018, che corrispondono con i top a oltre 10 anni, mancano circa 500 punti, quindi basterebbe un ulteriore strappo al rialzo del 2% circa.
“Graficamente siamo su un livello spartiacque fondamentale – rimarca Pietro Di Lorenzo, analista e fondatore di SOS Trader – . Area 24.000 è un importante resistenza sopra la quale i prezzi stanno tentando di consolidare. Da qui potrebbe partire un significativo movimento in grado di condizionare i primi mesi del 2020″.
Quattro big del Ftse Mib da monitorare
Tra i titoli più interessanti da seguire secondo SOS Trader ci sono:
Ferrari che prosegue l’incredibile ascesa toccando nuovi massimi assoluti. Il superamento di 157,5 € potrebbe calamitare nuovi acquirenti.
Azimut che testa la resistenza chiave passante a 24€. Una chiusura superiore a questo livello, fornirà un solido segnale di continuazione rialzista.
Telecom Italia prosegue la discesa con -5,92% nelle ultime 5 sedute riportandosi a contatto con il supporto in area 0,52€. “Possibile un tentativo di rimbalzo da questo livello”.
STM disegna una pericolosa Engulfing Bearish sui massimi. Possibile assistere a una veloce correzione da questi livelli.
Prysmian ed Hera in affanno oggi
Questa settimana i mercati continueranno a guardare alle tensioni Usa-Iran. Ieri otto razzi hanno colpito la base aerea militare Balad, in Iraq. Almeno quattro soldati iracheni sono rimasti feriti. C’è attesa anche per la firma prevista nei prossimi giorni dell’accordo commerciale di fase 1 tra Stati Uniti e Cina. Il vicepremier cinese Liu He, responsabile del team di Pechino che ha partecipato alle trattative commerciali, dovrebbe arrivare oggi a Washington per rimanervi fino al giorno della firma dell’accordo, prevista per mercoledì 15 gennaio. Oggi sul Ftse Mib spicca il movimento di Prysmian (-2,89%) con i nuovi problemi legati al collegamento Western Link che è stato interrotto lo scorso venerdì ed è attualmente non in funzione. “Prysmian informerà il mercato non appena ci saranno sviluppi”, si legge in una nota. Il Western Link è un progetto di collegamento ad alta tensione in corrente continua tra la Scozia, l’Inghilterra e il Galles e che raggiunge la tensione record di 600 kV, la classe più elevata, per un cavo isolato, mai messa in esercizio al mondo (ad oggi il massimo è 500 kV). “La notizia crea incertezza sul titolo fin quando non saranno chiarite le cause che hanno determinato la nuova interruzione”, rimarca Equita SIM.
Hera (-1,74%) continua a soffrire dopo che venerdì scorso ha presentato il nuovo piano industriale con stime al 2023 che risultano leggermente inferiori rispetto alle attese del mercato.