Ftse Mib accarezza quota 25mila e poi si sgonfia in chiusura complice Wall Street. Sugli scudi Saipem, TIM e Generali
Toccata e fuga da quota 25mila punti per Piazza Affari che dilapida nelle ultime ore buona parte dei guadagni. Il Ftse Mib segna in chiusura +0,63% a 24.712 punti dopo aver toccato a metà seduta un picco a 25.093 punti.
Gli investitori guardano al nuovo round di colloqui di pace tra Ucraina e Russia previsto da domani in Turchia. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha ribadito che il suo Paese è pronto a discutere l’adozione di uno status neutrale come parte di un accordo di pace con la Russia. A tenere banco oggi è anche l’annuncio del lockdown di Shanghai per nove giorni. La città da 26 milioni di persone entrerà in lockdown in due fasi per bloccare l’aumento dei casi di Covid-19: metà della città sarà chiusa da oggi al 1 aprile. L’altra metà sarà chiusa dall’1 al 5 aprile.
Top performer di giornata oggi sul Ftse Mib è stato il titolo Saipem (+6,69% a 1,145 euro) sulla scia del rumor di Bloomberg secondo cui la società di servizi petroliferi è in trattative esclusive con KCA Deutag in Gran Bretagna per vendere attività di perforazione onshore per un valore di 500 milioni di euro. Venerdì scorso Saipem era scivolata in Borsa dopo l’annuncio dell’aumento di capitale da 2 miliardi di euro nel tentativo di risanare le proprie finanze dopo il nuovo profit warning lanciato a fine gennaio. In calo invece gli altri i titoli oil (-1,43% ENI, -2,28% Tenaris) in scia al ribasso del petrolio che paga i timori sulla domanda in scia al lockdown di Shanghai.
Si conferma oggi il magic moment di Generali (+3,71%) che tocca i massimi dal 2008 superando i 20 euro. Continuano a tenere banco le indicazioni emerse dal programma ‘Awakening the lion’ targato Caltagirone. Il programma alternativo per il gruppo assicurativo triestino presenta target molto ambiziosi, prevedendo una crescita media annua (CAGR) dell’utile superiore al 14% con contributo da M&A per 3%-4%. Una crescita che risulta superiore sia a quella prevista dall’attuale piano di Generali (+6/+8%) sia agli obiettivi di crescita dei principali competitors nel settore assicurativo. Intanto, la disputa sulla governance ha visto un nuovo round con il cda di Generali che ha deciso di interrompere con effetto immediato il rapporto di lavoro con Luciano Cirinà, candidato ceo nella lista di Caltagirone che si contrappone a quella del cda uscente.
Tra le singole storie continua la risalita di TIM (+1,38% a 0,3369 euro), già protagonista in positivo la scorsa ottava. La tlc italiana ha precisato che nella serata del 25 marzo ha ricevuto dal fondo Cvc una proposta non vincolante, avente ad oggetto l’acquisto di una partecipazione di minoranza in una società, da costituire in caso di perfezionamento dell’operazione, nella quale sarebbero incluse le attività della divisione Enterprise di Tim (cioè connettività e servizi Ict) oltre a quelle di Noovle, Olivetti, Telsy e Trust Tecnologies”. Intanto proseguono le interlocuzioni con Kkr in relazione alla manifestazione non vincolante di interesse inviata in data 17 novembre 2021.
Acquisti anche su Buzzi (+1,63%) che ha riportato un utile netto 2021 a 542 mln di euro (-3%) rispetto ai 451 mln attesi. La guidance 2022 indica l’ebitda in calo di circa il 10% per Russia, Ucraina ed Italia.