Notizie Notizie Italia Forte calo per gli indici azionari in Giappone e in Europa

Forte calo per gli indici azionari in Giappone e in Europa

5 Agosto 2024 12:30

in collaborazione con IG 

(analisi di Filippo Diodovich)

Avvio di settimana in forte calo per gli indici azionari in Giappone e in Europa dopo un deludente venerdì nero a Wall Street.

Le principali cause delle vendite sui mercati azionari sono:

  • Le deludenti trimestrali pubblicate da alcuni big del settore tech come Alphabet, Intel e Amazon;
  • I dati ben inferiori alle attese sul mercato del lavoro statunitense.

Proprio i dati macroeconomici di venerdì sul lavoro negli Stati Uniti sono stati particolarmente negativi. Il Bureau of Labor Statistics ha comunicato che, nel mese di luglio, i nuovi posti di lavoro creati sono stati solamente 114 mila ben inferiori alle attese e il tasso di disoccupazione è salito a sorpresa dal 4,1% al 4,3%.

Queste cifre macro, a nostro avviso, hanno aumentato i timori degli investitori su una possibile recessione negli Stati Uniti dopo un atteggiamento troppo attendista da parte della Federal Reserve in politica monetaria.

Crediamo, infatti, che la Fed possa avere sottostimato gli effetti negativi di aver mantenuto i tassi di interesse su livelli elevati per lungo tempo. La Fed non ha seguito l’esempio di BCE e BoE, preferendo valutare ulteriori dati macroeconomici prima di procedere al primo taglio del costo del denaro. Non escludiamo che un prolungato periodo di instabilità sui mercati azionari possa spingere la Fed anche a convocare il FOMC (la commissione operativa) in un meeting straordinario per ridurre di 25 bps i tassi di interesse. La prossima riunione ordinaria del FOMC è prevista per il 17-18 settembre. A nostro avviso, in caso di mancata azione nei prossimi mesi e in caso di deboli dati macro su inflazione e occupazione in agosto, la Fed potrebbe procedere con un taglio di 50 bps del costo del denaro nella riunione di settembre. Ci aspettiamo una riduzione del livello dei tassi di interesse negli Stati Uniti di 100 bps entro la fine dell’anno.