Ferrari: titolo paga ansia Piazza Affari e dimezza rally post utili. Il cavallino rampante migliora guidance 2024
Il titolo Ferrari dimezza i guadagni a Piazza Affari, chiudendo in calo del, dopo essere scattato di oltre il 5%, a seguito della comunicazione dei conti relativi al secondo trimestre del 2024. Conti che hanno messo in evidenza un utile netto adjusted pari a 413 milioni di euro, in aumento del 23,6% rispetto all’anno precedente, e un utile diluito per azione adjusted a 2,29 euro, rispetto agli 1,83 euro per azione dello stesso periodo dell’anno scorso.
I ricavi netti di Ferrari si sono attestati a 1,712 miliardi, in crescita del 16,2% o del 18,9% a cambi costanti.
Il titolo Ferrari si è confermato il migliore dell’indice Ftse Mib di Piazza Affari, scontando tuttavia il forte peggioramento della borsa di Milano, scattato con l’avvio delle contrattazioni di Wall Street. Il Dow Jones sta affondando di oltre 500 punti, pagando i dati arrivati dal fronte macroeconomico degli Stati Uniti, che hanno confermato il deterioramento dei fondamentali Usa.
Focus sulle richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione degli Stati Uniti, salite nella settimana terminata il 27 luglio a 249.000 unità, al di sopra dell’aumento di 235.000 unità atteso dagli economisti intervistati da Dow Jones.
Occhio anche all’indice ISM manifatturiero Usa che, sceso a quota 46,8 punti, al di sotto della soglia di 50 punti, ha messo in evidenza la fase di contrazione dell’attività economica.
L’indice Ftse Mib di Piazza Affari ha chiuso la giornata di contrattazioni in ribasso del 2,68%, a quota 32.857,43 punti.
Il titolo Ferrari ha terminato la sessione con un rialzo dimezzato a +2,5%, a quota 389,90 euro, dopo aver superato nei massimi intraday la soglia di 400 euro.
Ferrari: tutto su ricavi e EBITDA. I numeri su consegne auto
Guardando alle altre voci di bilancio di Ferrari, i ricavi di automobili e parti di ricambio sono ammontati nel secondo trimestre del 2024 a 1,474 miliardi di euro, in crescita del 17,1% o 20,2% a cambi costanti, “grazie al mix prodotti e geografico più ricco, al maggiore contributo delle personalizzazioni e all’aumento dei volumi”.
L’aumento dei ricavi da sponsorizzazioni, proventi commerciali e relativi al marchio, pari a 168 milioni, in rialzo del 13,8% o +14,8% a cambi costanti, è stato spiegato con le “nuove sponsorizzazioni” e “le attività lifestyle”.
L’adjusted EBITDA si è attestato a 669 milioni, in crescita del 13,7% su base annua e con un margine dell’adjusted EBITDA pari al 39,1%.
L’Adjusted EBIT è ammontato a 511 milioni, con un aumento del 17,0% rispetto al secondo trimestre del 2023 e con un margine dell’Adjusted EBIT del 29,9%.
Gli oneri finanziari netti del trimestre, ha reso noto Ferrari, si sono quasi azzerati, rispetto ai 9 milioni dell’anno precedente.
La diminuzione è stata spiegata dalla società di Maranello “principalmente” con “l’impatto netto positivo dei cambi” e “i maggiori interessi attivi sulla liquidità detenuta dal Gruppo”.
Solida la generazione del free cash flow industriale, pari a Euro 121 milioni, grazie all’ “aumento dell’adjusted EBITDA, in parte controbilanciato da spese in conto capitale per Euro 268 milioni, da interessi netti e imposte per Euro 182 milioni e dall’aumento di capitale circolante, fondi e altre voci per 88 milioni di euro”.
L’indebitamento industriale netto è ammontato a 441 milioni al 30 giugno 2024, rispetto a una posizione di liquidità netta industriale pari a 38 milioni al 31 marzo 2024, riflettendo anche il pagamento di
dividendi per 440 milioni e il riacquisto di azioni proprie per 148 milioni.
Al 30 giugno 2024 la liquidità complessiva disponibile di Ferrari è stata di 1,882 miliardi (1,966 miliardi al 31 marzo 2024), incluse le linee di credito committed inutilizzate per 550 milioni.
Nel secondo trimestre del 2024 le vetture consegnate da Ferrari hanno raggiunto le 3.484 unità, con un
incremento del 2,7% rispetto all’anno precedente. Le consegne del trimestre hanno rispecchiato le
scelte di allocazione geografica operate da Ferrari.
La regione EMEA è pertanto rimasta pressoché invariata, le Americhe hanno riportato un incremento di 112 unità, la Cina Continentale, Hong Kong e Taiwan hanno registrato una diminuzione di 61 unità e la regione Resto dell’APAC ha riportato una crescita di 24 unità.
Le consegne nel trimestre sono state trainate dalla Ferrari Purosangue, dalla Roma Spider e dalla 296 GTS.
Il gruppo ha annunciato inoltre che sono iniziate le prime consegne della SF90 XX Stradale, mentre sono diminuite le consegne della Roma e della 812 Competizione, vicine alla fine del ciclo vita.
La SF90 Stradale e la 812 GTS sono giunte invece a fine produzione e le allocazioni della Daytona SP3 sono aumentate rispetto all’anno precedente, in linea con i piani.
Nella gamma prodotti del trimestre, ha precisato il cavallino rampante, sono compresi otto modelli con motore a combustione interna (ICE) e quattro modelli a motore ibrido, che hanno rappresentato rispettivamente il 52% e il 48% delle consegne totali.
Ferrari ha reso noto che “i volumi hanno avuto un impatto leggermente positivo (Euro 10 milioni) attribuibile alle maggiori consegne rispetto all’anno precedente”.
Il commento del ceo Benedetto Vigna. Alzata guidance 2024
Così Benedetto Vigna, CEO di Ferrari, nel commentare i conti:
“Siamo lieti di annunciare risultati finanziari eccellenti nel secondo trimestre del 2024, che dimostrano
ancora una volta una solida esecuzione e crescita continua. I nostri ricavi netti e la redditività sono aumentati a doppia cifra grazie al mix di prodotti più elevato e all’accresciuta domanda per personalizzazioni, che ci ha portato ad alzare al guidance per il 2024. Il trimestre ha visto anche l’inaugurazione del nuovo e-building, durante una settimana di eventi incentrati sull’innovazione sostenibile con i nostri stakeholder, e la nuova vittoria alla 24 Ore di Le Mans”.
Ferrari ha dunque rivisto al rialzo la guidance del 2024, sulla base delle seguenti ipotesi per l’anno:
- Mix prodotto e geografico positivo, oltre a personalizzazioni più forti.
- Attività racing, tra cui nuove sponsorizzazioni, impattate dal peggiore posizionamento nel campionato di Formula 1 2023, nonostante il più alto numero di gare nel calendario 2024.
- Contributo delle attività lifestyle al fatturato atteso in aumento, e contestuale investimento per accelerare lo sviluppo.
- Inflazione dei costi persistente.
- Continui investimenti nel marchio e spese per attività racing più elevate.
- Solida generazione di free cash flow industriale, parzialmente assorbita da spese in conto capitale in aumento e versamenti fiscali più elevati.
Sulla base di questi presupposti, Ferrari ha annunciato di prevedere per il 2024 2024 ricavi netti superiori a 6,55 miliardi di euro, rispetto all’outlook precedente di un fatturato superiore a 6,4 miliardi.
L’utile diluito per azione adjusted è atteso a un livello superiore a 7,90 euro, rispetto alla precedente guidance di un eps ≥7,50, mentre l’ adjusted EBITDA è stimato superare 2,50 miliardi di euro, rispetto al valore precedentemente atteso, superiore ai 2,45 miliardi.
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