Notizie Notizie Italia Forex: l’euro mostra i muscoli in attesa della Fed

Forex: l’euro mostra i muscoli in attesa della Fed

Pubblicato 19 Giugno 2012 Aggiornato 5 Luglio 2019 15:01

Gli operatori scommettono sull’euro. Seduta con il segno più per la moneta unica che capitalizza le indiscrezioni relative la possibile riattivazione del programma di acquisto titoli Smp (Securities Market Programme) da parte della Bce e le nuove misure espansive che potrebbero essere annunciate domani dalla statunitense Federal Reserve. Attualmente il cambio con il dollaro quota 1,2659, lo 0,5% in più rispetto al dato precedente mentre l’incrocio con la divisa nipponica scambia sopra quota 100 yen a 100,17 (+0,7%).

La buona intonazione della moneta unica non tiene conto dell’asta spagnola di Letras e le indicazioni arrivate dallo Zew tedesco. Questa mattina il Paese iberico ha collocato titoli a 12 e 18 mesi per 3,04 miliardi di euro: il primo ha registrato un rendimento medio del 5,074%, dal 2,985% della precedente asta, mentre il tasso medio sul secondo è passato dal 3,3 al 5,1%. Nonostante la forte crescita dei rendimenti, indicazioni positive sono arrivate dalle richieste. Il tasso bid-to-cover si è attestato a 2,2 per i titoli a 12 mesi (dall’1,8 dell’asta di maggio) ed a 4,4 per quelli a 18 mesi (dal 3,2).

Minimi dal 1998 per l’indice Zew. L’indicatore della fiducia delle imprese tedesche a giugno è sceso a da 10,8 -16,9 punti, il livello minore dall’ottobre del 1998. Secondo l’istituto Zew il peggioramento è attribuibile alla crisi bancaria spagnola, alle notizie in arrivo da Atene ed alle attese di un rallentamento dell’export della prima economia. Sempre per quanto riguarda i dati macro, nel pomeriggio sono stati annunciati gli indici statunitensi relativi i nuovi cantieri, scesi a maggio a 708 mila, ed i permessi di costruzione, saliti, più delle attese, a 780 mila.

Tra le altre valute, seduta con il segno meno per la divisa britannica. Le indicazioni arrivate nel corso della mattina, che hanno rilevato una crescita dei prezzi d´Oltremanica sotto le stime, hanno spinto al ribasso la sterlina poiché potrebbero favorire l´incremento del piano di allentamento quantitativo (QE, Quantitative Easing).

A maggio l´inflazione è salita del 2,8%, al di sotto del 3% di aprile e del consenso. Si tratta del livello minimo da due anni e mezzo. Il cable, il cambio sterlina/dollaro, è sceso in quota 1,5614 ed attualmente quota 1,5686 mentre il cross con l´euro poco fa ha toccato un massimo di seduta a 0,8077 pound. La scorsa settimana la Bank of England ha annunciato nuovi fondi per incrementare i prestiti delle banche a imprese e famiglie ed il governatore Mervyn King ha rilevato come le tensioni in arrivo dall´Europa potrebbero favorire l´incremento del QE.

“Domani è attesa volatilità -rileva Vincenzo Longo di IG Markets- in scia alla pubblicazione delle minute della Bank of England e del tasso di disoccupazione. Sarà importante notare quanti membri nell’ultimo meeting hanno votato a favore dell’estensione del programma di acquisto asset”.