Notizie Notizie Italia Forex: euro in scia dei dati sull’inflazione, bene anche l’aussie

Forex: euro in scia dei dati sull’inflazione, bene anche l’aussie

Pubblicato 31 Marzo 2011 Aggiornato 5 Luglio 2019 15:04

I dati sull’inflazione europea spingono l’eurodollaro in area 1,42. Il balzo dei prezzi al consumo a livelli che non si vedevano dal 2008 ha rinforzato le attese del mercato: la Banca centrale europea tra una settimana alzerà il costo del denaro, nonostante le difficoltà della periferia dell’Eurozona.

L’inflazione secondo una prima stima a marzo per la quarta volta consecutiva si è attestata sopra il target-Bce del 2% mettendo a segno un +2,6% annuo, 20 punti base in più rispetto al dato precedente ed al consenso del mercato. A livello congiunturale i prezzi al consumo risultano in crescita dello 0,4%, contro il +0,3% atteso.

L’euro, che nel corso della seduta ha toccata un massimo a 1,4232 dollari, in questo momento scambia a 1,4182. La moneta unica quota tonica anche contro la divisa giapponese, a 117,53 yen, e nel cross con la sterlina, ai massimi da 5 mesi a 0,8844.

Livelli che non si vedevano da 29 anni invece per il cambio dollaro australiano/dollaro Usa (1,0346). Oltre che del ritorno dell’appetito per il rischio, l’aussie beneficia del dato migliore delle attese arrivato dalle vendite al dettaglio, cresciute a febbraio di mezzo punto percentuale.

Il biglietto verde, come rileva Anthony Grech nel Forex Focus di IG Markets, oggi è penalizzato anche dalle dichiarazioni del n.1 di Pimco Bill Gross. Secondo Gross l’elevato indebitamento statunitense provocherà una svalutazione del dollaro in futuro. “Il potere d’acquisto del dollaro nei prossimi anni sarà probabilmente al di sotto di quello attuale”.

Per quanto riguarda gli altri dati macro di oggi, calo della disoccupazione tedesca dal 7,3 al 7,1% a marzo, nuove richieste di sussidio statunitensi a 388 mila, Pmi Chicago a 70,6 punti e ordini all’industria statunitense in calo dello 0,1% (consenso +1%). Tra poco meno di un’ora appuntamento con i risultati degli stress test sulle banche irlandesi. Gli analisti si attendono ricapitalizzazioni per 30 mld di euro.