Forex: l’euro beneficia delle parole di Draghi, segno più anche per il pound
Draghi spinge l’euro in quota 1,3 dollari. Massimi da due settimane per la moneta unica che nel giorno della conferma del costo del denaro allo 0,75% capitalizza le parole pronunciate dal chairman Mario Draghi. Nel corso della conferenza stampa che fa da corollario alle riunioni del board, Draghi ha rimarcato i progressi compiuti negli ultimi mesi nel Vecchio continente citando in particolare il caso della Spagna. Per Madrid, ha ribadito Draghi, il piano anti-spread è pronto.
Le parole di Draghi permettono all’eurodollaro di salire a 1,2987, mezzo punto percentuale in più rispetto a ieri, ed al cambio con la divisa nipponica (in odore di un intervento del governo per ridurne il valore) di portarsi sopra quota 102 yen, il livello maggiore da metà settembre.
Questa mattina il Tesoro spagnolo ha collocato bond per 3,992 miliardi di euro, a un soffio dal target massimo fissato tra i 3 e i 4 miliardi. In particolare, sono state collocate obbligazioni al 2014 al 3,282%, bond con scadenza 2015 al 3,956% e i titoli 2017 al 4,766%. Buona la domanda, pari a 2,03 volte il quantitativo offerto nel primo caso, a 1,98 nel secondo ed a 2,47 nel terzo.
Tutto confermato anche per la Bank of England che ha ribadito il costo del denaro allo 0,5% ed il piano di acquisto asset a 375 miliardi di sterline. Il cable, il cambio sterlina dollaro, sale dello 0,3% a 1,6142 mentre l’incrocio con lo yen avanza dello 0,4% a 126,7.
Dagli Stati Uniti nel corso del pomeriggio sono arrivati I dati relativi le nuove richieste di sussidio, salite (meno delle attese) da 363 a 367 mila, e gli ordini alle imprese, che ad agosto hanno registrato un calo mensile del 5,2% (consenso -2,5% m/m). Questa sera appuntamento con i verbali della riunione del Fomc in cui è stato approvato l’open-ended QE3, il piano di allentamento quantitativo a tempo indeterminato.