Notizie Forex: debolezza mercato lavoro Usa dà nuova spallata al dollaro, inflazione scalda la Lira Turca

Forex: debolezza mercato lavoro Usa dà nuova spallata al dollaro, inflazione scalda la Lira Turca

3 Giugno 2011 13:44

Negativa reazione del dollaro ai deboli riscontri arrivati dal mercato del lavoro statunitense. Il biglietto verde ha perso terreno rispetto alle altre principali valute con il cross dollaro/yen sceso fino a 80,05 yen, in calo di quasi 1 punto percentuale rispetto ai livelli della vigilia. Si è mosso meno repentinamente il cross euro/dollaro, salito fino a 1,4528.

A maggio negli Stati Uniti sono stati creati solamente 54 mila posti di lavoro nei settori non agricoli (non farm payrolls). Gli analisti avevano pronosticato una crescita di 165 mila unità. Quello di maggio risulta il più basso tasso di creazione di nuovi posti di lavoro dal settembre 2010. Ad aprile erano stati creati 232mila nuovi posti, dato rivisto al ribasso dai +244mila comunicati un mese fa. I dati diffusi dal Dipartimento del Lavoro statunitense evidenziano la creazione di 83mila posti di lavoro rispetto alle 175mila pronosticate dal mercato; mentre a livello statale il calo delle buste paga risulta pari a 29mila unità (consensus era -19mila dalle -24mila di aprile).

Il tasso di disoccupazione risulta salito al 9,1% a maggio dal 9% del mese precedente, allontanandosi ulteriormente dai minimi degli ultimi 2 anni toccati a marzo a quota 8,9 per cento. Le attese erano per una discesa del tasso di disoccupazione proprio all’8,9%. maggiore disoccupazione, commentano a caldo alcuni analisti, frutto principalmente della lenta crescita dell’occupazione.

Tra le altre valute spicca il movimento odierno della Lira turca arrivata fino a un massimo di 1,5888 dollari in scia al balzo dell’inflazione che a maggio si è attestata al 7,2% annuo rispetto al 4,3% di aprile. Le attese di consenso erano ferme a +5,7%. A spingere l’inflazione è stata soprattutto la componente alimentare salita di oltre il 12%. La Banca centrale turca aveva anticipato che a maggio l’inflazione sarebbe schizzata oltre il target del 5,5% fissato per il 2011.