Forex: la Bce conferma il costo del denaro, rivista al rialzo la crescita 2010
Trichet riporta l’euro in quota 1,21. Nonostante la conferma del costo del denaro ai minimi storici (1%) fosse scontata, le parole del n.1 della Banca Centrale europea, Jean Claude Trichet, sono riuscite ad allentare la tensione sui mercati riportando l’euro-dollaro sopra quota 1,21. L’attuale costo del denaro è stato definito “appropriato” ed è stata ribadita l’intenzione da parte della Banca centrale di “salvaguardare la stabilità dei prezzi”.
Confermato anche il programma di acquisto dei titoli di Stato, visto che il mercato monetario, ed i tassi overnight sono lì a testimoniarlo, non ancora funziona come dovrebbe. Estese anche al terzo trimestre le operazioni Ltro (Long term refinancing operations), che verranno effettuate ogni mese. Trichet ha rivisto al rialzo dallo 0,8 all’1% la crescita dell’Eurozona nel 2010 ed abbassato dall’1,5 all’1,2% le stime 2011; l’inflazione dovrebbe invece attestarsi all’1,5 ed all’1,6% nel 2010 e nel 2011 (dall’1,2 e 1,5%).
Confermato anche il bank rate d’Oltremanica, con la Bank of England che ha ribadito lo 0,5% e la politica di acquisto di bond da 200 mld di sterline. L’euro scambia a 1,2115 contro dollaro (+1%) ed a 110,54 nel cross con lo yen (+0,9%). Guadagna terreno anche la sterlina, a 1,4675 (+0,9%) nel cable (gbp/usd) ed a 0,8257 (-0,2%) contro la moneta unica.
Chi invece i tassi li ha alzati è la Reserve Bank della Nuova Zelanda, che ha incrementato, per la prima volta in tre anni, il tasso di riferimento di 25 pb, portandolo al 2,75%. Secondo gli analisti nel corso dell’anno assisteremo ad ulteriori innalzamenti del costo del denaro. Il dollaro neo-zelandese, o kiwi, scambia in crescita dell’1,9% contro dollaro a 0,6857 (nzd/usd) ed in calo dello 0,75% (1,7661) nell’eur/nzd.
Dal fronte macro, indicazioni peggiori delle attese dalle nuove richieste di sussidio, in calo meno del previsto la scorsa settimana a 456 mila; la bilancia commerciale di aprile ha invece fatto registrare un rosso di 40,3 mld, dai -40,05 mld del mese precedente. Restando in tema di dati macro, buone notizie per il Giappone. Il Pil del primo trimestre è stato rivisto al rialzo al 5% e la fiducia dei consumatori è salita a 42,8 punti.