Fondi pensione: 2008 negativo e adesioni in rallentamento, Sacconi pensa a contromisure
Rosso intenso nel 2008 per i fondi pensione complice la crisi dell’economia e il crollo delle Borse. Tempesta finanziaria che ha comportato anche un drastico rallentamento del numero degli iscritti alla previsdenza complementare. I dati emersi dalla relazione annuale della Covip evidenziano un calo dei rendimenti dei fondi pensione, anche se i risultati sono comunque migliori rispetto all’andamento delle Borse per la prudenza nella gestione dei fondi stessi. In particolare i fondi negoziali hanno limitato le perdite al 6,4%. Decisamente peggio i Pip (piani individuali pensionistici) scesi del 24,9%, mentre i fondi aperti hanno ceduto il 14%. “La crisi dei mercati – ha rimarcato il presidente della Covip, Antonio Finocchiaro – ha sottoposto i fondi pensione a una prova vera. L’andamento negativo è perdurato nell’anno in corso fino alla prima decade di marzo cui è seguita una fase di recupero. I segnali di miglioramento stentano a emergere e l’inversione del ciclo è ipotizzata per il prossimo anno”. Ad Oggi la previdenza complementare conta circa 4,9 milioni di adesioni, con un incremento superiore al 50% rispetto al periodo precedente alla riforma del 2007. Crisi dei fondi pensione che fa riflettere anche l’esecutivo guidato da Silvio Berlusconi. Il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, ha detto che il governo valuta l’ipotesi di un nuovo semestre di «silenzio-assenso» per la previdenza complementare, ovvero di conferimento automatico del Tfr maturando ai fondi pensione, a meno di esplicita decisione contraria del lavoratore.