Fondi attivisti all’assalto: nel mirino Honeywell, Meta e Nissan

Su mercati finanziari torna a spirare il vento dell’”attivismo” azionario. Giganti come Honeywell, Meta e Nissan sono appena finiti sotto la lente d’ingrandimento di potenti fondi d’investimento che stanno esercitando pressioni per indurre cambiamenti strategici e migliorare le performance finanziarie. Tra i nomi degli investitori a caccia di occasioni c’è quello del fondo Elliott di Paul Singer, ma non solo.
Honeywell: una scissione all’orizzonte?
Con un obiettivo che fa tornare alla mente quello di Gordon Gekko su Blue Star Airlines, la compagnia aerea dove lavorava il padre del suo giovane pupillo Bud Fox, Elliott Investment Management, noto per le sue tattiche molto dinamiche, ha acquisito una partecipazione significativa in Honeywell, uno dei principali attori nel settore aerospaziale e dell’automazione. L’obiettivo dichiarato di Elliott è quello di scindere l’azienda in due entità distinte: una focalizzata sull’aerospaziale e l’altra sull’automazione.
Questa mossa, secondo Elliott, sbloccherebbe un significativo valore per gli azionisti, consentendo a ciascuna divisione di concentrarsi sulle proprie specificità e di attrarre investitori più mirati. L’aerospaziale, con la sua crescente domanda e i margini elevati, potrebbe beneficiare di una maggiore autonomia, mentre la divisione automazione potrebbe attirare l’interesse di investitori industriali alla ricerca di asset in questo settore in rapida crescita.
Gli analisti hanno commentato la mossa di Elliott con valutazioni contrastanti. Alcuni esprimono preoccupazione per i potenziali costi di una scissione e per l’impatto sulle sinergie esistenti tra le due divisioni. Inoltre, la complessità delle operazioni di Honeywell potrebbe rendere difficile una separazione netta e indolore.
In ogni caso, gli investitori stanno cavalcando il tema. Le quotazioni, praticamente piatte nel 2024 fino al 31ottobre, sono decollate arrivando a guadagnare più del17% da inizio novembre.
Meta: un colosso dei social media sotto pressione
Un altro peso massimo del mondo dell’investimento attivista, ValueAct Capital, ha annunciato di aver acquistato una partecipazione in Meta, la società madre di Facebook. Certo, un investimento di 1 miliardo di dollari non è poi così rilevante a fronte dei 1.500 miliardi di capitalizzazione della società di Mark Zuckerberg. Non a caso, il titolo ha reagito solo con un moderato rialzo alla notizia. Tuttavia, il fatto che la mossa sia stata fatta da un fondo noto per il suo attivismo nelle strategie delle aziende nel mirino ha acceso l’attenzione del mercato.
In effetti, come riportano diversi media, l’obiettivo di ValueAct sarebbe quello di spingere Meta a migliorare la sua performance finanziaria e a sfruttare appieno il potenziale delle sue piattaforme, a cominciare da Facebook e Instagram. Il fondo potrebbe sollecitare Meta a rivedere la sua strategia di investimenti, focalizzandosi su progetti con un maggiore potenziale di redditività.
La mossa di ValueAct arriva in un momento in cui Meta sta affrontando una serie di sfide, tra cui la concorrenza sempre più agguerrita di TikTok, le preoccupazioni sulla privacy e le critiche per la moderazione dei contenuti. L’ingresso di un investitore attivista potrebbe accelerare il processo di cambiamento all’interno dell’azienda.
Nissan, il colosso giapponese in cerca di una ripartenza
Allargando lo sguardo oltre i confini a stelle e strisce, arrivano altri indizi del momento caldo per gli investitori attivisti e per l’effetto rialzista che ha sulle quotazioni delle società messe sotto pressione. Effissimo Capital Management ha deciso di puntare su Nissan, il colosso automobilistico giapponese che sta attraversando un periodo difficile. Il fondo ha acquisito una partecipazione nell’azienda del 2,5%, segnalando la sua intenzione di giocare un ruolo attivo nella definizione delle strategie future.
Nissan è alle prese con una serie di problemi, tra cui il declino delle vendite in alcuni mercati chiave, la necessità di investire pesantemente nella transizione verso l’elettrico e le tensioni all’interno dell’alleanza con Renault. Effissimo potrebbe spingere Nissan a intraprendere una profonda ristrutturazione, a vendere attività non core e a rafforzare la sua posizione nel mercato dei veicoli elettrici.
Secondo quanto riportato dal The Japan Times, il fondo di investimento Suntera (Cayman) è il diretto acquirente della partecipazione del 2,5%. Suntera è legato a Effissimo Capital Management, noto fondo attivista con sede a Singapore. Recentemente, il fondo ha ottenuto un successo significativo con Toshiba, dove ha spinto per una ristrutturazione e un aumento del valore per gli azionisti.
Come reazione alla notizia dell’entrata di Effissimo nel capitale, le azioni di Nissan Motor hanno inserito il turbo il 12 novembre, registrando il più grande rialzo degli ultimi 15 anni. I prezzi hanno superato il traguardo del +20% nel corso della seduta per poi portarsi a casa un +13%. Il balzo delle azioni rappresenta un notevole cambio di tendenza per Nissan, che la scorsa settimana aveva sofferto dopo aver annunciato un drastico taglio dei posti di lavoro e una riduzione della capacità produttiva del 20%. Inoltre, l’azienda ha ridotto le previsioni finanziarie per l’anno fiscale in corso.