Focus sulle opportunità di investimento del mercato tedesco
Riflettori puntati sul mercato tedesco. Gli imprenditori teutonici sono sempre più ottimisti e la conferma è arrivata dopo la diffusione dell’indice Ifo, che misura la fiducia delle imprese in Germania, che è salito nel mese di aprile a 108,6 rispetto alla precedente rilevazione pari a 107,7. Un valore che si colloca sopra le attese degli analisti che avevano stimato un rialzo pari a 107,9 punti. Un aumento superiore alle aspettative che dimostra il buon stato di salute di cui gode l’economia tedesca e che al tempo stesso lancia segnali incoraggianti sulla congiuntura di tutta l’Europa.
E in un quadro così positivo per chi è alla ricerca di rendimenti supplementari, oltre al consueto universo d’investimento, il mercato azionario tedesco fa al caso suo. È questa l’idea di Julius Bär che vede di buon occhio l’interessante combinazione di valutazioni convenienti, basso grado d’indebitamento e rendimenti elevati dei divedenti che la Germania mette sul piatto.
“Nel 2007 le azioni tedesche sono nuovamente risultate le più interessanti al mondo”. Non ci sorprenderebbe se a fine anno la stampa finanziaria uscisse con titoli del genere – scrivono gli analisti di Julius Baer nel rapporto sulle opportunità che la locomotiva tedesca può offrire. Ma quali sono le motivazioni più interessanti per cedere agli sguardi ammiccanti dei titoli delle società teutoniche? “La Germania non solo ha vinto le sfide dell’unificazione, ma, grazie alle profonde ristrutturazioni, alla cautela sul fronte salariale e agli sforzi di riforma politica, è anche tornata ai vertici europei”, spiega il broker. A riprova della loro tesi gli esperti citano la situazione della disoccupazione in discesa (9,2%, il livello più basso mai toccato dalla riunificazione), la ripresa dei consumi privati, l’ottimismo dei consumatori.
Ma non solo. Gli esperti della casa d’affari notano che con un P/E ratio di 13,4 e un price to book inferiore a 2, le azioni tedesche presentano una valutazione molto conveniente rispetto agli Stati Uniti e alla media mondiale. Inoltre, le azioni della Germania denotano rendimenti dei dividendi comparativamente elevati e le società si dimostrano tuttora molto propense alle acquisizioni. Tenendo poi in considerazione che la voglia di M&A che si respira in Europa, queste società diventano un’ottima carta da giocare. In questo contesto, i fondi del private equity sono sempre in agguato nei lander della Germania. “Dato che il grado di indebitamento delle società tedesche è modesto e i costi di finanziamento bassi, il dinamismo delle operazioni di leveraged buy out rimarrà sostenuto anche nel 2007”, precisano gli analisti. E infine, il rapporto tra le revisioni positive e quelle negative degli utili da parte degli analisti denota un trend al rialzo da quasi due anni.