Notizie Notizie Mondo Fmi taglia stime su crescita mondiale 2013 e 2014. Italia uscirà dalla recessione l’anno prossimo

Fmi taglia stime su crescita mondiale 2013 e 2014. Italia uscirà dalla recessione l’anno prossimo

23 Gennaio 2013 16:09

Il Fondo monetario internazionale ha rivisto al ribasso le stime di crescita globale per l’anno in corso e quello a venire. Nell’aggiornamento del World Economic Outlook, l’Fmi prevede che l’economia mondiale crescerà del 3,5% nel 2013 e del 4,1% nel 2014, rispettivamente dal +3,6% e +4,2% calcolato lo scorso ottobre. L’istituto guidato da Christine Lagarde ha tagliato le stime sulla maggior parte dei Paesi, citando una espansione più graduale di quella prevista in precedenza e un ritardo nella ripresa economica della zona euro.

E proprio sull’Eurozona si è abbattuta con maggiore drammaticità la scure dell’Fmi. L’economia nel Vecchio continente incasserà un altro anno di recessione con un -0,2% atteso per il 2013 contro una crescita dello 0,2% prevista a ottobre. Secondo il fondo, l’attività nei Paesi periferici è stata più debole e sta contagiando anche i Paesi core, quelli più forti, dell’Europa, come Germania e Francia.

Per quanto riguarda l‘Italia, l’istituto si aspetta una contrazione del Pil dell’1% quest’anno (rivedendo al ribasso di 0,3 punti percentuali la stima di ottobre). Nel 2014 l’economia tricolore dovrebbe registrare crescita dello 0,5%.

Riviste anche le stime sugli Stati Uniti. La prima economia al mondo crescerà del 2% nel 2013 anzichè del 2,1%. Alzata invece la previsione per l’anno prossimo: nel 2014 il Pil a stelle e strisce segnerà un +3% contro un +2,9% pronosticato a ottobre. Il tutto grazie a “un sostegno dei mercati finanziari e all’inversione di tendenza del mercato immobiliare che ha contribuito a migliorare i bilanci delle famiglie e la crescita dei consumi”.

Il Fondo non ha invece rivisto le sue previsioni per il Giappone, la cui economia conoscerà una espansione dell’1,2% quest’anno. “Sebbene il Giappone sia scivolato in recessione, le misure di stimolo dovrebbero spingere la crescita nel breve periodo”, sostiene l’istituto.