L’Fmi sbarca a Milano, osservato speciale il comparto bancario
Come spiegato anche da una fonte delle istituzioni coinvolte, la visita non rappresenta un campanello d’allarme per lo stato di salute del sistema bancario italiano ma è una visita programmata da tempo che mira alla stesura, più avanti nell’anno, di un rapporto sulla stabilità finanziaria del Paese (Financial Sector Assessment Program) ormai obbligatorio per 25 Paesi le cui banche hanno rilevanza sistemica. Il report è atteso per la primavera. La visita di due settimane si concluderà a Roma nella sede della Banca d’Italia e avrà un’appendice dopo le elezioni politiche di fine febbraio prima della stesura del rapporto. La missione si svolge nel secondo anno di recessione per l’economia italiana e in un momento in cui il deterioramento della qualità del credito è diventato un elemento critico per gli investitori.
Il presidente dell’Associazione bancaria italiana, Giuseppe Mussari ha detto in novembre che se le valutazioni del Fondo fossero negative anche il costo del debito pubblico italiano ne risentirebbe. Certamente un giudizio negativo avrebbe un impatto negativo sulle valutazioni di Borsa del comparto bancario, penalizzato dal timore degli investitori di nuovi e cospicui innesti di risorse che potrebbero essere richiesti. Le ultime istantanee scattate dagli esperti di Washington sulla qualità dei crediti nazionali sono infatti state considerate fuorvianti dall’Abi, con l’Associazione che ha più riprese ha evidenziato la mancanza di uniformità nella scrittura dei bilanci tra i vari stati dell’Unione. Per mettersi al riparo da una lettura incompleta dei dati di bilancio delle banche nazionali e da una cattiva comprensione delle regole di vigilanza imposte dalla Banca d’Italia, l’Abi ha espresso l’intenzione di commissionare uno studio comparato a un soggetto indipendente.
Il timore dell’Abi è proprio che il Fondo possa chiedere una nuova iniezione di capitali alle banche italiane dopo che l’Autorità bancaria europea (Eba) ha imposto loro di raccogliere 15 miliardi di euro per rafforzare il capitale e far fronte al deprezzamento dei titoli di Stato in portafoglio.
Una missione analoga verrà portata avanti nelle prossime settimane anche in Spagna. Un team del Fondo monetario internazionale si recherà nella Penisola iberica a fine gennaio per condurre la seconda revisione sul settore finanziario del Paese. Angela Gaviria, portavoce dell’Istituto di Washington, ha fatto sapere che le negoziazioni con il Governo di Madrid e con i rappresentanti del settore bancario privato inizieranno il 28 gennaio a Madrid. Il viaggio del team dell’Fmi avrà come obiettivo la realizzazione del “secondo report indipendente sulla riforma del settore bancario spagnolo”
La pubblicazione delle conclusioni preliminari è attesa poco dopo il termine della missione, fissata per il 1° febbraio. Il rapporto finale dell’Fmi dovrebbe essere consegnato alle autorità spagnole e alla Commissione europea a inizio marzo.