Notizie Dati Macroeconomici Fmi rivede al rialzo le stime di crescita mondiale. Nell’Ue la ripresa arriva nel 2013

Fmi rivede al rialzo le stime di crescita mondiale. Nell’Ue la ripresa arriva nel 2013

17 Aprile 2012 14:17

La ripresa è vicina, ma non siamo ancora fuori pericolo. Questo sembra essere il messaggio del “World economic outlook” pubblicato dal Fondo Monetario Internazionale, che avverte: “Nelle principali economie avanzate si avrà una leggera ripresa, e l’attività resterà solida nella maggior parte delle economie in via di sviluppo. Però i recenti miglioramenti sono molto fragili”. Ecco perché, secondo il capo economista del Fondo, Olivier Blanchard, è tornato un “certo ottimismo” che deve però restare “moderato”.

Stime di crescita globale riviste al rialzo

L’istituto di Washington ha alzato le sue previsioni per l’economia globale nel prossimo biennio: la crescita sarà del 3,5% nel 2012 (contro la stima di gennaio del +3,3%) e del 4,1% nel 2013 (contro la precedente stima fermatasi al 4%).
A spingere le previsioni sono prevalentemente gli Stati Uniti, che quest’anno cresceranno del 2,1% e l’anno prossimo del 2,4%, stime migliorate rispettivamente di 3 e 2 punti decimali rispetto a quelle di tre mesi fa dello stesso Fmi. Anche la Cina vedrà quest’anno un progresso dell’8,2% nel Pil, che salirà al +8,8% nel 2013.

Area Euro, la ripresa arriverà nel 2013

I maggiori rischi individuati a livello mondiale dal Fmi sono legati ancora una volta alle tensioni geopolitiche che possono pesare sul prezzo del petrolio, e alla situazione dell’area Euro, che potrebbe comunicarsi anche ad altri Paesi.
Tuttavia, la buona notizia per l’Europa, ancora immersa in un rischio default “difficile da quantificare”, è che la situazione sembra essersi stabilizzata dallo scorso anno. Le proiezioni per l’area euro sono per una contrazione dello 0,3% quest’anno, che si trasformerà però in ripresa nel 2013 con un +0,9%. Anche per l’Italia le stime sono leggermente migliori: Pil 2012 in contrazione dell’1,9% dalla stima precedente a -2,1%, mentre l’economia nel 2013 vedrà un -0,3%, meno della precedente proiezione a -0,6%. L’unico Paese per cui l’istituzione guidata da Christine Lagarde vede un peggioramento è la Spagna, la cui economia nel 2012 si contrarrà dell’1,8% (peggio della precedente stima a -1,6%), ma che tornerà a crescere l’anno prossimo, sia pure di un lieve 0,1%.

Quali aiuti per l’Europa?

Pur apprezzando i passi compiuti dalla Bce, il Fmi avverte: non ci possono essere pause, come dimostra la nuova impennata nei rendimenti dei bond spagnoli seguita ad un periodo di relativa bonaccia sui mercati dopo il prestito LTRO della Banca centrale europea. “La sola austerity non può essere la cura”: le nazioni più deboli devono anzi poter contare sui loro pari più forti. La soluzione suggerita dal Fondo di Washington è che le banche europee siano ricapitalizzate direttamente dai fondi EFSF-ESM.
Quanto all’apporto che il Fmi darà ai Paesi in difficoltà dell’area euro, stamattina è stata il direttore Christine Lagarde, dalle pagine del Sole 24 Ore, a pronunciarsi: “Il Fondo Monetario Internazionale spera di raccogliere oltre 400 miliardi di dollari” per il firewall anti-contagio per i Paesi europei, ha detto Lagarde. La quale conferma, con le sue parole, che la vocazione al salvataggio dei Paesi dell’area Euro in difficoltà non è condivisa da tutti: l’impegno iniziale per il fondo di salvataggio internazionale era infatti di 500 miliardi di dollari. Dalle pagine del quotidiano Lagarde ha dichiarato che un accordo, più che nella riunione del prossimo weekend, verrà trovato probabilmente durante il G20 di giugno in Messico.