Notizie Rating Fmi più ottimista sulla ripresa dell’economia mondiale, ma non sull’Italia

Fmi più ottimista sulla ripresa dell’economia mondiale, ma non sull’Italia

21 Gennaio 2014 15:53
Il Fondo monetario internazionale (Fmi) è più ottimista sulla ripresa dell’economia mondiale. Dopo un +3% dello scorso anno, il Pil globale dovrebbe crescere quest’anno del 3,7% per poi accelerare nel 2015 con un +3,9%. Le nuove stime dell’Fmi, diffuse oggi con l’aggiornamento del World Economic Outlook, sono lievemente più alte rispetto a quelle formulate a ottobre, grazie soprattutto alla spinta degli Stati Uniti e delle economie emergenti. 
Gli Stati Uniti, prima economia del mondo, cresceranno quest’anno del 2,8%, contro il +2,6% previsto lo scorso ottobre. Stime riviste al rialzo anche per la Cina, che, dopo una espansione del 7,7% nel 2013, registrerà un +7,5% quest’anno (a ottobre la previsione era stata di un +7,3%). Bene anche il Giappone, dove è atteso un aumento del Pil dell’1,7% contro il +1,2% precedente. Ma la vera sorpresa è la Gran Bretagna, le cui stime sono state riviste in maniera drastica. Secondo l’Fmi, l’economia inglese quest’anno conoscerà un balzo del 2,4% e non più dell’1,9% previsto tre mesi fa. Ma la ripresa economica non sarà tale ovunque. In Eurolandia la crescita sarà solo dell’1% quest’anno per poi accelerare a un +1,4% nel 2015. “Nelle economie avanzate le differenze tra i Paesi rimangono generalmente forti e, tenuto conto dei rischi, la politica monetaria dovrebbe rimanere accomodante, mentre il consolidamento fiscale continua”, suggerisce l’istituto con sede a Washington. 
Una nota dolente arriva invece per l’Italia, unica fra le economie avanzate a subire un ritocco peggiorativo alla previsioni di ottobre. L’Fmi stima per il Belpaese una crescita di appena lo 0,6% nel 2014, il livello più basso fra tutte le economie avanzate e inferiore a quello pronosticato tre mesi prima (+0,7%). Il ritocco viene però compensato dalla revisione al rialzo della stima per il prossimo anno, quando la ripresa in Italia dovrebbe accelerare con un +1,1% (precedentemente indicato all’1%).