Fmi: crescita mondiale negativa nel 2009, la ripresa sarà più lenta del previsto
Siamo di fronte alla peggior recessione dalla Seconda guerra mondiale. Il Fondo Monetario Internazionale non usa mezzi termini e rimette mano alle stime sull’economia mondiale prospettando una contrazione a livello globale dell’1,3% rispetto al +0,5% precedentemente stimato. Riviste al ribasso anche le stime per il 2010 quando il recupero sarà meno marcato del previsto (+1,9% rispetto al +3% della precedente stima). Olivier Blanchard, capo economista del Fondo Monetario Internazionale, ha rimarcato come sia necessarie politiche forti a livello macro e specialmente sul fronte finanziario. “La crescita mondiale può tornare positiva a partire dalla fine di quest’anno, mentre la disoccupazione potrà tornare a scendere alla fine del prossimo anno”, è la previsione di Blanchard.
Per gli Stati Uniti le previsioni del Fmi sono di una contrazione economica del 2,8% nel 2009 e di una crescita piatta nel 2010. Sarà un 2009 molto difficile soprattutto per i Paesi dell’Eurozona e anche nel 2010 la ripresa faticherà ad arrivare. Le nuove stime del Fondo Monetario Internazionale non promettono bene per le economie del Vecchio continente. Il World Economic Outlook di aprile vede l’economia dei Paesi dell’area euro scendere del 4,2% rispetto al -2% precedentemente stimato. E anche nel 2010 le attese sono di una contrazione (-0,4%) rispetto al +0,2% della precedente stima. A livello di singoli Paesi pesanti contrazioni del pil sono attese nel 2009 per Germania (-5,6%), Italia (-4,4%), Francia e Spagna(entrambe -3%). Per quanto concerne le attese a livello di inflazione, l’Fmi ritiene che i prezzi scenderanno meno velocemente del previsto ma allo stesso tempo ritorneranno a salire meno velocemente. I tassi Bce non dovrebbero scendere secondo l’Fmi a livello zero, ma potrebbero rimanere a livelli bassi per più tempo “a causa della prolungata fase stagnante dell’economia europea”. La previsione è pertanto di inflazione ben al di sotto del target del 2% per tutto il 2010.
Tra le altre principali economie il Fmi lima solo lievemente le stime sulla Cina (+6,5% da +6,7% nel 2009), mentre ad accusare fortemente la crisi globale sarà la Russia il cui pil è ora atteso in calo del 6% nel 2009 rispetto al -0,7% precedentemente stimato. Segno meno anche per il pil 2009 del Brasile (-1,3%) con un a correzione al ribasso del 3,1% rispetto a quanto previsto a gennaio. Sarà un anno molto difficile per il Giappone: la seconda economia mondiale è infatti attesa in contrazione del 6,2% dal -2,6% stimato a gennaio.