Notizie ETF Flussi record sugli ETP in scia a banche centrali

Flussi record sugli ETP in scia a banche centrali

Pubblicato 11 Ottobre 2012 Aggiornato 26 Settembre 2022 08:39

La significativa attività da parte delle grandi banche centrali ha scatenato lo scorso mese flussi massicci verso gli ETP (Exchange Traded Product), a livelli che non si riscontravano dal dicembre 2008. Il “risk on” scaturito dalle politiche monetarie ultra accomodanti portate avanti da Bce e Fed in particolare ha comportato un deciso riposizionamento sull’azionario a discapito dei prodotti a reddito fisso legati ai titoli governativi core, in particolare i Treasury che hanno evidenziato deflussi per 2,2 miliardi di dollari a settembre.

Ritorna la voglia di equity europeo
In generale a settembre, secondo l’ETF Landscape redatto dal BlackRock Investment Institute, l’industria degli ETP ha raccolto flussi netti pari a 43,3 miliardi di dollari con il patrimonio gestito in ETP pari a 1.845 miliardi dollari, rispetto ai 1.763 mld alla fine di agosto. Da inizio anno, l’industria ETP ha attirato nuovi investimenti di 182,6 miliardi dollari, superando il precedente massimo di 164,8 mld registrato nel periodo gennaio-settembre del 2008. L’Europa ha contribuito in modo significativo al rally dei flussi: gli ETP azionari paneuropei hanno infatti raccolto 3,1 miliardi di dollari, l’ammontare mensile più elevato dall’ottobre 2008. L’obbligazionario, nonostante i deflussi di settembre dai prodotti legati ai titoli di Stato governativi, si conferma uno dei principali driver di crescita del mercato degli ETP attraendo il 30% dei flussi complessivi pari a 54,1 miliardi dollari, rispetto ai 35,2 miliardi di dollari dello stesso periodo dell’anno precedente e ai 49,9 miliardi dollari dell’intero 2011. “Gli investitori stanno utilizzando gli ETP opportunisticamente per assicurasi esposizioni alle asset class chiave – rimarca Dodd Kittsley, Global head degli ricerca sugli ETP di BlackRock – nonché per modificare l’allocazione dei portafogli in risposta ai rischi emergenti. L’elevata efficienza in ottica di asset allocation tattica è infatti uno dei principali benefici derivanti dall’uso degli ETP”.

Picchi di flussi giornalieri in scia a Bce e Fed
L’influenza delle azioni delle banche centrali si evince dall’analisi dei flussi giornalieri. Dopo i deflussi registrati nei primi giorni di settembre, la scossa è arrivata dalla Bce che lo scorso 6 settembre ha annunciato i dettagli del piano OMT di acquisto di bond a breve scadenza. I flussi giornalieri medi dopo l’annuncio della BCE sono schizzati a quota 2,7 miliardi di dollari, in crescita di oltre il 200% rispetto alla media giornaliera di 0,8 miliardi registrata nei mesi di luglio e agosto.

Record per gli ETP sull’oro
E’ proseguita a settembre la corsa verso gli ETP sull’oro. “Storicamente il driver più significativo dei rendimenti in materie prime è stato il livello dei tassi di interesse reali – sottolinea Kittsley – con l’oro maggiore beneficiario di un contesto di tassi di interesse bassi che riducono il costo opportunità di detenzione del metallo prezioso”. ETF Securities ha reso noto che il patrimonio degli ETP sulle materie prime ha raggiunto nel terzo trimestre 2012 i massimi storici a 207,4 miliardi di dollari con gli attivi investiti in ETP sull’oro che hanno toccato un nuovo massimo di 151 mld (+23 mld dal trimestre precedente). “La domanda di ETP sull’oro è in forte e continua crescita, probabilmente a causa della politica monetaria espansiva da parte delle banche centrali prevista per tutto il 2013, commenta Nicholas Brooks, responsabile di ricerca e strategia d’investimento presso ETF Securities.