Fitch vede aumento rischio Italia con attuazione programma M5S-Lega, deficit destinato a lievitare
Il programma di governo di M5S e Lega aumenta i rischi per il profilo di credito sovrano dell’Italia, in particolare attraverso l’allentamento fiscale previsto e il potenziale danno alla fiducia. Lo afferma Fitch Ratings in una nota sull’Italia. “L’accordo di coalizione dei due partiti più populisti ed euroscettici italiani – tuona Fitch – aumenta i rischi per il profilo di credito sovrano del paese, in particolare attraverso l’allentamento fiscale e il potenziale danno alla fiducia. Fino a che punto questi rischi si tradurranno in parametri di credito più deboli è incerto e dipenderà dalla capacità del governo di attuare il suo programma e dal modo in cui risolverà i trade-off tra diversi elementi”.
Se il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accetterà la proposta di governo dei due partiti e li incaricherà di formare un governo, il rischio Italia andrà quindi a lievitare. Fitch, che proprio per il rischio politico aveva proceduto al downgrade dell’Italia a “BBB” con outlook stabile nell’aprile 2017, sottolinea la crescente influenza del populismo e dell’euroscetticismo in seguito alle elezioni di quest’anno. “Il nuovo programma di coalizione – prosegue Fitch – ha ritirato alcune proposte rispetto ai precedente bozza trapelata (tra cui la creazione di un meccanismo per i paesi della zona euro di lasciare la moneta unica), ma conferma l’impegno delle parti nei confronti di misure che implicano un atteggiamento fiscale espansivo, accresce l’incertezza sul settore bancario italiano e rende più probabili gli scontri con le autorità della zona euro”.
Piena attuazione programma porterebbe ad aumento deficit
“La piena attuazione degli impegni principali indicati dal programma di governo di M5S e Lega, quali il reddito di cittadinanza, la flax tax con doppia aliquota e le modifiche all’età pensionabile, aumenterebbero significativamente il deficit rispetto al 2,3% del PIL segnato lo scorso anno”, argomenta Fitch, aggiungendo: “Le proposte di aumento delle entrate, ad esempio in materia di adempimenti fiscali e condono – rimarca la nota di Fitch – non compenserebbero questi impegni e il programma risulta incoerente con l’obiettivo dichiarato dal futuro governo di ridurre il debito pubblico”.
Improbabile l’uscita da euro, ma ci saranno problemi con UE
Fitch, alla luce del ridimensionamento delle politiche anti-euro nella versione finale del programma e gli ostacoli giuridici e politici all’uscita dalla moneta unica o dall’UE, ritiene che un’uscita dalla zona euro dell’Italia sia altamente improbabile. “Tuttavia, la presenza di tali politiche nella bozza precedente sottolinea l’atteggiamento di M5S e Lega nei confronti dell’euro e la loro volontà di respingere le norme fiscali dell’UE”, conclude Fitch.