Fitch vede un anno ancora difficile per le banche italiane
L’incertezza circa l’evoluzione della congiuntura economica continuerà a pesare sul settore bancario italiano. Lo sostiene Fitch Rating che conferma l’outlook negativo sul settore che dovrà fronteggiare un altro anno difficile. L’agenzia di rating sottolinea come i crediti in sofferenza delle banche italiane rimangono elevati. Secondo i dati di Bankitalia a fine 2012 i crediti in sofferenza lordi ammontano a 125 miliardi di euro, in aumento del 17% rispetto all’anno prima. E a detta di Fitch il rallentamento degli afflussi di nuovi crediti deteriorati è improbabile fino a quando non si assisterà a una ripresa dell’economia italiana.
Banche più forti dovrebbero riuscire a generare utili nonostante contesto avverso
“Le banche più forti – recita il report di Fitch – dovrebbero essere in grado di gestire l’aumento degli accantonamenti generando utili nonostante la congiuntura debole per i profitti”. In generale il recupero economico, atteso da Fitch nel secondo semestre dell’anno, dovrebbe consentire la graduale riduzione dell’afflusso di nuovi crediti deteriorati. In caso di mancata ripresa della congiuntura in Italia, puntualizza Fitch, inciderà sulle prospettive di qualità dell’attivo e di redditività delle banche con negativi contraccolpi per i loro profili di credito. Le stime di Fitch sono di un’economia italiana in contrazione dell’1,8% quest’anno dopo il -2,2% del 2012.
Sempre oggi è arrivato il giudizio di Moody’s sulle banche spagnole, anche in questo caso l’outlook è negativo con le banche che continueranno a dover operare in una economia di recessione. Continuerà a gravare, secondo Moody’s, l’elevato livello delle attività non performing che si suppone peggiori significativamente in tutte le classi di attività con una continua pressione sulla redditività.