Fitch sulla Grecia: nuove elezioni probabili, ma salirebbe il rischio di un’uscita dall’Euro
L’esito inconcludente delle elezioni greche del 6 maggio e i successivi fallimenti nel dare vita a una coalizione di governo rendono nuove elezioni in giugno “probabili”. Lo scrivono gli analisti di Fitch in una nota pubblicata oggi. Le elezioni o la formazione di un governo non in grado di attenersi ai termini richiesti dall’Ue e dal Fmi, secondo gli analisti, farebbero aumentare il rischio di un’uscita della Grecia dall’Eurozona.
In questo caso Fitch metterebbe con buona probabilità tutti i rimanenti Paesi dell’area in Rating Watch Negative, ossia in osservazione con possibili implicazioni negative sul rating. I Paesi maggiormente a rischio sarebbero Cipro, Francia, Irlanda, Italia, Portogallo, Spagna, Slovenia e Belgio che già hanno un outlook negativo. In un report dello scorso 3 maggio, Fitch aveva infatti sottolineato che nel caso di uscita dall’Euro della Grecia i Paesi con outlook negativo avrebbero potuto essere colpiti da un immediato downgrade.
Sullo scenario greco Finanza.com ha raccolto anche il commento di Manolis Davradakis, Senior Emerging Strategist di AXA Investment Managers: “Le probabilità che la Grecia esca dall’Area Euro sono drasticamente aumentate all’indomani delle elezioni del 6 maggio, in seguito alla sconfitta del Governo di coalizione dei partiti pro-austerity e alla veemente richiesta di una rinegoziazione dei termini degli accordi e di una moratoria unilaterale sul pagamento dei debiti da parte dei partiti ostili ai piani di salvataggio europei”.
Ora sono due gli scenari ipotizzati dallo strategist, uno ottimistico e uno pessimistico:
– Scenario ottimistico – alla fine delle nuove elezioni, si formerà una grande coalizione che riconoscerà quale unica soluzione possibile il consolidamento fiscale inizialmente concordato, apportando qualche leggera modifica, e i finanziamenti esteri riprenderanno.
– Scenario pessimistico – prevede invece un secondo voto che si concluda con un governo che rinneghi gli impegni verso la Troika, la quale sospenderebbe i finanziamenti con conseguente default della Grecia e uscita del Paese dall’Euro.