Fitch: Cina verso nuova normalità con crescita al 5%, ma pessimismo nel breve è esagerato
Sui mercati si sta assistendo a un eccesso di pessimismo sulla Cina. Ne sono convinti gli esperti di Fitch Ratings che in un rapporto sulla Cina pubblicato oggi rimarcano come le prospettive di breve termine per il gigante asiatico siano meno cupe di quel che si pensi e nella seconda metà dell’anno si dovrebbe assistere a un sussulto della crescita economica.
Sfide difficili nel lungo periodo con crescita media al 5% mei prossimi anni
Per quanto concerne invece il potenziale di crescita dell’economia del Dragone nel medio-lungo periodo, Fitch rimarca come le aspettative si stanno spostando verso il basso alla luce del progressivo emerge della portata delle sfide che Pechino dovrà affrontare nel suo percorso di ristrutturazione.
Fitch si aspetta che il tasso di crescita tendenziale della Cina diminuirà ulteriormente contestualmente con l’implementazione delle misure di aggiustamento e ribilanciamento. Uno scenario di riequilibrio graduale l’agenzia di rating vede la maggiore economia asiatica espandersi al ritmo del 5% circa in media nel periodo 2016-2020. “La produttività degli investimenti in declino, il costo di sostenere gli elevati e crescenti oneri sul debito, e l’emergere di pressioni sullo yuan e sulle riserve in valuta estera sono tutti elementi che agiscono da freno al modello di crescita trainata dagli investimenti”, si legge nella nota odierna di Fitch.
Maggiore volatilità sia per economia che per mercati
Fitch si aspetta anche che la nuova normalità per la Cina, con quindi minori tassi di crescita, sia accompagnata da una maggiore volatilità sia nel settore dell’attività economica che per i mercati finanziari con le autorità cinesi che stanno già facendo i conti con una maggiore volatilità dei mercati di finanziamento interbancario, i prezzi degli immobili, e di recente le azioni e la valuta.
Infine Fitch vede per le banche cinesi continue sfide sul fronte della redditività e della capitalizzazione alla luce degli effetti negativi sulla qualità degli asset e sulla crescita dei ricavi del peggioramento del contesto di crescita economica.