News Notizie Italia Finmeccanica: su Ansaldo STS e Breda spunta l’interesse di China Cnr. Bene il titolo a Piazza Affari

Finmeccanica: su Ansaldo STS e Breda spunta l’interesse di China Cnr. Bene il titolo a Piazza Affari

Pubblicato 24 Febbraio 2014 Aggiornato 19 Luglio 2022 16:12
Toniche Finmeccanica e Ansaldo STS a Piazza Affari. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, la società della Difesa avrebbe ricevuto una manifestazione d'interesse per acquisire sia Ansaldo STS che AnsaldoBreda da parte dei cinesi China Cnr Corporation (leader mondiale nella costruzione di locomotive, controllata dallo Stato, con un fatturato di 10 miliardi di euro e 89mila dipendenti) insieme ad Insigma (società di sviluppo dei sistemi software nelle infrastrutture e nei sistemi di trasporto già partner commerciale di STS in Cina). I cinesi avrebbero dichiarato la loro disponibilità ad essere affiancate da un investitore italiano.

"Riteniamo che l'interesse sia realistico in quanto i cinesi accederebbero alla tecnologia del segnalamento di STS e avrebbero la possibilità di crescere in Europa, Africa, America Latina, proponendo sistemi integrati del trasporto ferroviario", commenta Equita nel report odierno, confermando il giudizio hold con target price a 6,4 euro su Finmeccanica e il buy con prezzo obiettivo a 9,4 euro su Ansaldo STS.

"Tuttavia - prosegue la Sim milanese - riteniamo che General Electric resti in pole position in quanto conosce già il 'sistema Italia' e pensiamo offra le maggiori garanzie di integrazione. Se confermata, questa manifestazione potrebbe comunque contribuire ad aumentare la valutazione, ammesso che il nuovo Governo sia d'accordo con la cessione", evento questo che a detta degli analisti non è scontato, considerando che secondo Affari&Finanza, il neo premier Renzi avrebbe intenzione di cambiare i vertici delle principali controllate del Tesoro (tra cui Eni, Enel, Poste e Finmeccanica).

Finmeccanica sul Ftse Mib avanza dello 0,63% a 7,175 euro. Meglio ancora Ansaldo STS che mostra un progresso dello 0,92% a 8,205 euro.