Un altro fulmine a ciel sereno si è abbattuto su Piazza Affari. Dopo lo scandalo derivati del Montepaschi e le presunte tangenti di Saipem in Algeria, ieri mattina il presidente e amministratore delegato di Finmeccanica, Giuseppe Orsi, è stato arrestato con l’accusa di corruzione internazionale nell’ambito dell’inchiesta condotta dal Pm di Busto Arsizio. Bruno Spagnolini, Ad della controllata Agusta Westland, è invece finito agli arresti domiciliari. Secondo quanto riportato dalle principali agenzie di stampa sono numerose le perquisizioni nelle abitazioni e negli uffici di altri manager del gruppo dell’aerospazio.
L’inchiesta è legata alle presunte tangenti che sarebbero state pagate per la vendita di 12 elicottero al Governo indiano. Anche per i presunti intermediari della tangente sarebbe scattato l’arresto: si tratta di Guido Haschke e Carlo Gerosa, entrambi residenti in Svizzera e per i quali dovrebbe essere attivata l’estradizione.
In una nota ufficiale, Finmeccanica ha confermato “l’ordinata prosecuzione dell’attività gestionale e il proseguimento delle iniziative in corso”. Il colosso pubblico ha inoltre espresso “solidarietà al proprio presidente e Ad, con l’auspicio che venga fatta chiarezza in tempi brevi e ribadendo fiducia nell’operato della magistratura”.
A Piazza Affari l’arresto di Orsi si è fatto subito sentire sul titolo Finmeccanica, in asta di volatilità per oltre mezz’ora fin dai primi scambi di Borsa. A fine giornata il saldo è stato negativo per oltre 7 punti percentuali per il titolo di Piazza Monte Grappa. Le vendite hanno colpito in maniera minore anche la controllata Ansaldo STS, che ha lasciato sul parterre quasi il 3%. Per tentare di tamponare il flusso di vendite la Consob ha deciso di vietare le vendite allo scoperto sul titolo Finmeccanica, divieto esteso anche alla seduta odierna.
“La notizia è chiaramente negativa anche perché coinvolge l’India, uno dei mercati principali per il business dell’equipaggiamento militare”, scrive Banca Akros che ha tagliato il giudizio su Finmeccanica a hold dal precedente accumulate. Sulla stessa lunghezza d’onda Mediobanca: “il nuovo Ceo dovrà prendere tempo per rivedere il piano di dismissioni e nelle gare per nuovi ordini la credibilità di Finmeccanica ne esce danneggiata”. La notizia, secondo Equita, avrà inevitabilmente ripercussioni negative “sul processo di dismissioni e su quello di riorganizzazione”.
Preoccupazioni molto simili a quelle degli analisti di Fitch. L’agenzia di rating ha proprio evidenziato come l’arresto di Orsi “incrementa il rischio di una spaccatura nella strategia aziendale e nella gestione quotidiana e rischia di ritardare il piano di ristrutturazione e di cessione degli asset”. Per questo ha messo sotto osservazione, con implicazioni negative, il merito creditizio di Finmeccanica. Ora è BBB-/F3.
Proprio per alleviare simili preoccupazioni, in serata il Ministero dell’Economia ha evidenziato come il suo operato sia ora volto ad assicurarsi che ” la società adotti tempestivamente un sistema di governance in grado di garantire la necessaria continuità gestionale, la tutela degli interessi degli azionisti nonché la massima correttezza e trasparenza nei processi decisionali”.
Il problema della gestione del gruppo della difesa lo aveva evidenziato in mattinata pure il Premier uscente. “C’è un problema di governance in Finmeccanica e lo affronteremo”, ha dichiarato Monti sottolineando che la magistratura farà fino in fondo e nel modo migliore il suo lavoro.