Fine 2007 difficile per Ubs e Bnp, ma i francesi si mantengono in utile
Gli ultimi tre mesi dell’anno sono stati di vera e propria passione per le banche europee. Lo dimostrano oggi i numeri provvisori sul 2007 rilasciati da Ubs e Bnp Paribas. Diversa è la portata delle indicazioni (Ubs prevede una perdita per l’esercizio, Bnp invece riuscirà a veder crescere gli utili) ma su entrambi i gruppi si è sentito in bilancio l’effetto della crisi del credito, in particolare nel quarto trimestre dell’anno.
Per l’esercizio 2007 Ubs prevede di riportare una perdita netta di competenza degli azionisti pari a circa 4,4 miliardi di franchi. Già lo scorso 10 dicembre la banca aveva indicato la possibilità di registrare una perdita netta per l’esercizio 2007. Il rosso dell’esercizio deriverà in buona parte dalla perdita segnata negli ultimi tre mesi dell’anno, indicata a 12,5 miliardi e dovuta “al basso livello di ricavi da negoziazione nell’attività sul reddito fisso, valute e commodity dell’investment bank”, da cui hanno avuto origine perdite per circa 12 miliardi di dollari in posizioni connesse al mercato ipotecario subprime statunitense e perdite per circa 2 miliardi in altre posizioni connessa al mercato ipotecario residenziale statunitense.
Ulteriori dettagli riguardo alla performance finanziaria di Ubs verranno forniti dalla banca il prossimo 14 febbraio, data di pubblicazione dei risultati definitivi. I conti definitivi di Bnp verranno invece diffusi il 20 febbraio.