Fincantieri pronta all’approdo in Borsa. Da Ipo risorse per crescere ancora, niente dividendi
Crescere ancora sfruttando anche le risorse aggiuntive garantite dalla quotazione. Fincantieri mostra idee chiare sulla rotta da tenere nel prossimo futuro uno volta apertasi al mercato con un’Ipo che permetterà introiti per massimi 700 milioni di euro.
“Eravamo già pronti nel 2006, l’Italia probabilmente ancora no. Adesso ci sono tutte le condizioni perché tutto vada bene”. Così l’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, nel giorno d’avvio dell’Ipo del gruppo triestino tra i leader mondiali nella cantieristica navale. “Con i proventi dell’Ipo avremo le risorse per prendere le iniziative necessarie e crescere ulteriormente”, ha aggiunto Bono nel corso della conferenza di presentazione dell’offerta tenuta in Borsa Italiana.
Con la quotazione in Borsa, la quota di controllo pubblico di Fincantieri, attraverso Fintecna (a sua vonta controllata da CDP) scenderà fino a poco più del 55%.
Il presidente di Cassa Depositi e Prestiti, Franco Bassanini, ha rimarcato che quest’operazione serve per dotare il gruppo dei mezzi necessari per crescere ancora. “Fincantieri negli ultimi anni ha fatto investimenti importanti – ha detto Bassanini nel corso della presentazione in Borsa Italiana – e rappresenta uno dei campioni nazionali da valorizzare”.
Fincantieri intende tornare nel 2015 al pieno utilizzo della propria capacità produttiva in Italia rispetto al 70% circa attuale. Bono ha rimarcato come il 70-80% di quello che viene prodotto è ormai destinato all’export.
Niente dividendi nel medio termine
Nel corso della presentazione dell’offerta il cfo di Fincantieri, Fabrizio Palermo, ha sottolineato che non è prevista la distribuzione di dividendi nel medio termine. Sull’argomento remunerazione degli azionisti è poi intervenuto anche l’a.d., Giuseppe Bono, rimarcando che per medio termine si intende “almeno per i prossimi tre anni”. “Sarebbe distonico chiedere soldi al mercato per crescere e poi distribuire dividendi. E poi Per un azionista la creazione di valore dà più soddisfazioni di un dividendo”, ha concluso Bono.
I dettagli dell’offerta, sul mercato fino al 44,4% della società
L’offerta globale ha per oggetto massime 703.980.000 azioni, in parte, per massime 600.000.000 azioni, rivenienti dall’aumento di capitale con esclusione del diritto di opzione, e in parte, per massime 103.980.000 azioni, poste in vendita da parte di Fintecna, controllata al 100% da Cassa Depositi e Prestiti (CDP).
L’intervallo di valorizzazione indicativa del capitale economico della società è compreso tra un minimo (non vincolante ai fini della determinazione del prezzo di offerta), di 969 milioni di euro e un massimo vincolante di 1.242 milioni, pari ad un prezzo minimo non vincolante di 0,78 euro per azione e un prezzo massimo vincolante di 1 euro per azione.
Il flottante sarà pari fino a un massimo del 44,4%.
Al pubblico retail solo il 20% dell’offerta totale
L’offerta globale consiste in un’offerta pubblica di un minimo di 140.780.000 azioni, pari a circa il 20% dell’offerta globale, rivolta al pubblico indistinto in Italia e ai dipendenti Fincantieri residenti in Italia e un contestuale collocamento Istituzionale di massime 563.200.000 azioni, pari a circa l’80% dell’offerta globale, riservato a investitori istituzionali in Italia ed all’estero.
Fincantieri ha posto il limite del 5% di possesso quote per chi entrerà attraverso l’Ipo.
L’offerta pubblica avrà inizio lunedì 16 giugno alle ore 9 e terminerà alle ore 12 del 27 giugno, salvo proroga o chiusura anticipata. L’offerta ai dipendenti Fincantieri residenti in Italia avrà inizio alle ore 9 del 16 giugno e terminerà alle ore 12 del 27 giugno, salvo proroga o chiusura anticipata. Quanto al collocamento istituzionale avrà inizio lunedì 16 e terminerà il prossimo 27 giugno. Il debutto in Borsa dovrebbe avvenire il 3 luglio.
I numeri di Fincantieri
Il gruppo, che ha sede a Trieste, conta complessivamente oltre 20 mila dipendenti, di cui 7.700 in Italia, e 21 stabilimenti in 4 continenti. Fincantieri ha chiuso il 2013, che include il consolidamento integrale di VARD Holdings Limited (di cui ha acquisito il controllo nel gennaio 2013 e attualmente detiene il 55,63% del capitale), con ricavi pari a 3,811 miliardi di euro dai 2,3 mld dell’anno precedente, un ebitda di 298 milioni di euro e un utile netto di 85 milioni. Nel corso del 2013 sono stati acquisiti ordini per euro 4.998 milioni, per un totale di 31 unità. Lo scorso 22 maggio Fincantieri ha ricevuto una commessa da 2,1 miliardi di euro da MSC Crociere per la costruzione di 2 nuove navi da crociera, più un’ulteriore unità in opzione.