Finale di ottava in positivo per le borse europee
Nonostante le indicazioni "hawkish" arrivate negli ultimi giorni da importanti esponenti e dalle minute della statunitense Federal Reserve, la settimana dei listini europei si chiude con il segno più. Probabilmente gli acquisti sono stati dettati dal fatto che una Fed in versione "falco" è sinonimo di fiducia sullo stato di salute della prima economia.
Il listino londinese, il Ftse100, ha terminato in rialzo dell'1,7% a 6.156,32 punti, poco più sotto il Cac40 con un +1,67% a 4.353,9. Giornata positiva anche per il Dax (+1,23% a 9.916,02) e per l'Ibex (+1,11% a 8.771,2).
Oggi a Sendal, in Giappone, si è tenuto l'incontro dei ministri delle Finanze del G7 al quale hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi. Al centro del dibattito la crescita economica globale e i recenti movimenti sul mercato valutario, in particolare il rafforzamento dello yen nei confronti del dollaro.
Con l'oro nero stabile a 48,81$/barile, acquisti su Total (+2,08%), Royal Dutch Shell (+1,31%) e BP (+1,47%). Sul listino svizzero -4,30% per Richemont che ha annunciato un forte calo delle vendite nella regione Asia Pacifio e inoltre paga pegno alla bocciatura a "neutral" da parte di Natixis.
Nel corso della mattina sono arrivate le indicazioni relative i prezzi alla produzione in Germania, +0,1% m/m, le partite correnti di Eurolandia, +27,3 miliardi, e l'indice che misura le aspettative sull´andamento degli ordini all'industria britannica, passato da -11 a -8 punti.
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, nel mese di aprile l'indice che misura le vendite di case esistenti ha messo a segno un incremento da 5,36 a 5,45 milioni di unità. Gli analisti avevano stimato una crescita più contenuta a 5,4 milioni.
Il listino londinese, il Ftse100, ha terminato in rialzo dell'1,7% a 6.156,32 punti, poco più sotto il Cac40 con un +1,67% a 4.353,9. Giornata positiva anche per il Dax (+1,23% a 9.916,02) e per l'Ibex (+1,11% a 8.771,2).
Oggi a Sendal, in Giappone, si è tenuto l'incontro dei ministri delle Finanze del G7 al quale hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi. Al centro del dibattito la crescita economica globale e i recenti movimenti sul mercato valutario, in particolare il rafforzamento dello yen nei confronti del dollaro.
Con l'oro nero stabile a 48,81$/barile, acquisti su Total (+2,08%), Royal Dutch Shell (+1,31%) e BP (+1,47%). Sul listino svizzero -4,30% per Richemont che ha annunciato un forte calo delle vendite nella regione Asia Pacifio e inoltre paga pegno alla bocciatura a "neutral" da parte di Natixis.
Nel corso della mattina sono arrivate le indicazioni relative i prezzi alla produzione in Germania, +0,1% m/m, le partite correnti di Eurolandia, +27,3 miliardi, e l'indice che misura le aspettative sull´andamento degli ordini all'industria britannica, passato da -11 a -8 punti.
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, nel mese di aprile l'indice che misura le vendite di case esistenti ha messo a segno un incremento da 5,36 a 5,45 milioni di unità. Gli analisti avevano stimato una crescita più contenuta a 5,4 milioni.