La fiducia delle imprese scende ai minimi dal dopo 11 settembre
Scende fortemente a luglio la fiducia delle imprese manifatturiere: l’indice si porta a 83,5 da 86,7 dello scorso mese, sui minimi da ottobre 2001. E’ quanto emerge dall’ultima indagine condotta dall’Isae, l’istituto di ricerca di Roma, nei giorni dall’1 al 18 del mese su un panel di circa 4.000 imprese. Gli imprenditori italiani sono più pessimisti circa lo stato attuale della domanda e le prospettive future della produzione; continuano anche ad accumularsi le scorte di magazzino, che si confermano ben al di sopra dei propri valori di lungo periodo. Scendono ancora leggermente i livelli produttivi e peggiorano le previsioni sugli ordini, la liquidità aziendale e l’occupazione; un vero e proprio crollo lo registrano infine le attese sulla situazione economica del paese.
Il calo è diffuso in modo omogeneo a livello sia settoriale sia territoriale. L’indice cade di ben cinque punti nei beni di investimento da 86,6 a 81,6, passando da 90,4 a 87,9 nei beni di consumo e da 83,7 a 80,3 negli intermedi. Nelle regioni del Nord Ovest, l’indice scende da 86,5 a 82,7, passando invece nel Nord Est da 83,1 a 81; il calo è poi particolarmente marcato al Centro da 91,8 a 87 e nel Mezzogiorno da 89 a 85,5.