Notizie Notizie Italia Fideuram di nuovo in Borsa in tempi rapidi

Fideuram di nuovo in Borsa in tempi rapidi

20 Giugno 2007 07:24

Eurizon non approderà alla quotazione, molto probabilmente invece tornerà in borsa Fideuram, delistata meno di due anni fa. Una scelta, quella di destrutturare Eurizon, rendendola di fatto una conglomerata con più anime (polizze vita, asset management, rete di promotori) dettata da diversi motivi, non ultime le obiezioni dell’Antitrust e le preoccupazioni del partner bancassicurativo Generali. In un’intervista al quotidiano la Stampa l’a.d. di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, ha invece spiegato la scelta di quotare nuovamente Fideuram spiegando che “è l’unica attività di Eurizon veramente in concorrenza con il resto del gruppo e come tale meriterebbe di avere una sua individualità anche sui mercati finanziari”, aggiungendo che i tempi dell’Ipo, saranno i “più brevi possibili”.


 


Si risolverebbero così anche parte dei problemi di antitrust determinati dagli accordi di bancassurance con Generali (IntesaVita), grazie al probabile deconsolidamento di Fideuram post quotazione. A causa della presenza di un terzo operatore di bancassurance, IntesaVita era stata infatti chiamata a ridurre di circa 2mila unità gli sportelli in cui offrire i suoi prodotti. Per Fideuram si parla anche di un rilancio dal punto di vista manageriale, con tra i principali candidati al vertice Matteo Colafrancesco, attuale numero uno della rete di promotori Sanpaolo Invest.


 


Il nuovo piano presentato ieri al consiglio di sorveglianza di Intesa-Sanpaolo prevede inoltre che Eurizon Capital, divisione di cui farà parte anche Nextra, diventi un player di statura europea anche attraverso alleanze con altri partner, mentre Eurizon Vita dovrebbe crescere anche nei rami danni e nella previdenza.


 


Si è concretizzata così la sconfitta di Mario Greco, il numero uno di Eurizon, che lascerà comunque il gruppo con una buonauscita di 10 milioni di euro, così come previsto nel suo contratto in caso di mancata quotazione. E’ stata però una partita persa anche per quella parte dell’azionariato di Intesa Sanpaolo, su tutti il maggior azionista, la Compagnia di Sanpaolo, che in passato si erano impegnate nel sostegno a Greco.