Fiat: nel 2011 conti oltre le attese. Primo utile dal 1997 per Chrysler
Il 2011 è stato un anno positivo per il gruppo Fiat-Chrysler che ha centrato tutti i target “nonostante le condizioni di mercato particolarmente deboli in Europa nella seconda metà dell’anno”. Il Lingotto ha chiuso il 2011 con un utile netto di 1,7 miliardi di euro, influenzato da proventi atipici netti pari a 1 miliardo e dall’effetto negativo pari 0,1 miliardi di euro derivante dalla valutazione a valori di mercato di due equity swap correlati a piani di stock option su azioni Fiat. Al netto di queste due componenti, l’utile netto è stato pari a 0,8 miliardi. Con le stesse basi di calcolo, il risultato netto di Fiat esclusa Chrysler risultava in pareggio. L’utile della gestione ordinaria è stato di 2,4 miliardi di euro, con un margine sui ricavi al 4,0%. Escludendo Chrysler, l’utile della gestione ordinaria è stato pari a 1 miliardo di euro, in linea con il 2010.
Fatturato migliore delle attese per Fiat. Nel 2011 i ricavi sono saliti a quota 59,6 miliardi di euro, e riflettono il contributo di Chrysler per il periodo giugno-dicembre, di 23,6 miliardi di euro, e la crescita del 4,2% dei ricavi di Fiat esclusa Chrysler (37,4 miliardi di euro). Il mercato si attendeva un giro d’affari pari a 59 miliardi e un trading profit intorno ai 2,37 miliardi.
Oltre le previsioni anche il set di risultati trimestrali. Nel quarto trimestre l’utile della gestione operativa ha battuto le attese, attestandosi a 765 milioni di euro, mentre il consenso indicava un dato pari a 759 milioni. Superiori alle stime degli analisti anche vendite trimestrali che hanno raggiunto quota 19,6 miliardi, mentre il mercato pronosticava 19,2 miliardi.
La reazione a Piazza Affari
Appena diffusi i risultati migliori delle attese sia per il 2011 sia per il quarto trimestre, sul Ftse Mib il titolo Fiat è scattato in avanti e ha toccato i massimi intraday a 4,92 euro, con un rialzo superiore al 7%. Adesso l’azione, pur registrando dei rialzi consistenti, sta ritracciando a 4,772 (+4,06%). “I risultati sono stati molti buoni, ma il forte entusiasmo iniziale si è smorzato di fronte al dato sul debito in linea con le attese”, ha commentato un analista contattato da questa testata che ha preferito mantenere l’anonimato. E ha aggiunto: “il dato non era così spettacolare e per questo è stato aggiustato il tiro”.
Il dividendo
Il consiglio di amministrazione di Fiat ha fatto sapere che proporrà all’assemblea degli azionisti il pagamento di un dividendo totale di 39,7 milioni di euro per le azioni privilegiate e risparmio. Nessun dividendo per le azioni ordinarie.
L’indebitamento
L’indebitamento netto industriale del gruppo Fiat-Chrysler ammonta a fine 2011 a 5,5 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 0,5 miliardi di euro di fine 2010, principalmente per effetto del consolidamento del debito netto di Chrysler, dell’acquisto delle quote di Chrysler detenute dal Dipartimento del Tesoro statunitense e dal Canada e degli investimenti, al netto delle disponibilità generate nell’esercizio dalle attività operative.
L’indebitamento netto industriale del gruppo Fiat-Chrysler ammonta a fine 2011 a 5,5 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 0,5 miliardi di euro di fine 2010, principalmente per effetto del consolidamento del debito netto di Chrysler, dell’acquisto delle quote di Chrysler detenute dal Dipartimento del Tesoro statunitense e dal Canada e degli investimenti, al netto delle disponibilità generate nell’esercizio dalle attività operative.
Previsioni 2012
Oltre a presentare i risultati finanziari del 2011 il gruppo Fiat-Chrysler ha snocciolato le previsioni per il 2012. Il Lingotto si attende un giro d’affari superiore a quota 77 miliardi di euro, un utile netto tra 1,2 e 1,5 miliardi e un utile della gestione ordinaria compreso tra 3,8 e 4,5 miliardi. L’indebitamento netto industriale è visto in una range tra 5,5 e 6 miliardi. “Con l’evolvere della situazione nel corso dell’anno – si legge nella nota – il gruppo si aspetta di poter articolare gli impatti della situazione economia nell’Eurozona sul proprio piano fino al 2014 in occasione della comunicazione dei propri risultati del terzo trimestre 2012”. “Lavorando per il conseguimento degli obiettivi presi Fiat continuerà a implementare la strategia di alleanze mirate per ottimizzare gli impegni di capitale e ridurre i rischi”.
Oltre a presentare i risultati finanziari del 2011 il gruppo Fiat-Chrysler ha snocciolato le previsioni per il 2012. Il Lingotto si attende un giro d’affari superiore a quota 77 miliardi di euro, un utile netto tra 1,2 e 1,5 miliardi e un utile della gestione ordinaria compreso tra 3,8 e 4,5 miliardi. L’indebitamento netto industriale è visto in una range tra 5,5 e 6 miliardi. “Con l’evolvere della situazione nel corso dell’anno – si legge nella nota – il gruppo si aspetta di poter articolare gli impatti della situazione economia nell’Eurozona sul proprio piano fino al 2014 in occasione della comunicazione dei propri risultati del terzo trimestre 2012”. “Lavorando per il conseguimento degli obiettivi presi Fiat continuerà a implementare la strategia di alleanze mirate per ottimizzare gli impegni di capitale e ridurre i rischi”.
I conti di Chrysler: primo utile dal 1997
Notizie positive arrivano anche da Oltreoceano. Per la prima volta dal 1997 la statunitense Chrysler, controllata da Fiat, è tornata in utile nel 2011. Il gruppo ha registrato un profitto di 183 milioni, contro una perdita di 652 milioni nel 2010. Nel quarto trimestre è stato registrato un utile di 225 milioni, contro i -199 milioni degli ultimi 3 mesi del 2010. Indicazioni positive anche dall’utile operativo modificato, che si è attestato a 2 miliardi nel 2011, due volte e mezza il 2010, ed a 508 milioni nel Q4 (da 198 milioni).
Notizie positive arrivano anche da Oltreoceano. Per la prima volta dal 1997 la statunitense Chrysler, controllata da Fiat, è tornata in utile nel 2011. Il gruppo ha registrato un profitto di 183 milioni, contro una perdita di 652 milioni nel 2010. Nel quarto trimestre è stato registrato un utile di 225 milioni, contro i -199 milioni degli ultimi 3 mesi del 2010. Indicazioni positive anche dall’utile operativo modificato, che si è attestato a 2 miliardi nel 2011, due volte e mezza il 2010, ed a 508 milioni nel Q4 (da 198 milioni).