Fiat: Moody’s taglia rating Cfr a “B1”, outlook stabile. Pesano performance esercizio 2013
“Abbiamo ridotto il rating di Fiat alla luce delle performance inferiori alle attese stimate per l’anno fiscale 2013 e del convincimento che per la società non sarà facile raggiungere la guidance nell’anno fiscale corrente”, ha rilevato Falk Frey, vice presidente senior e capo analista per il Lingotto.
Nell’esercizio fiscale 2013 la società ha registrato un utile della gestione ordinaria di 3,4 miliardi di euro, “al di sotto della guidance -riporta Moody’s- di 3,5-3,8 miliardi”. Al netto di Chrysler, il ‘trading profit’ di Fiat si è attestato a 246 milioni, “registrando un deciso calo rispetto ai 338 milioni dell’esercizio fiscale precedente”.
“Siamo inoltre preoccupati che Fiat non riesca a sopperire al deterioramento della redditività delle attività in America Latina tramite miglioramenti nelle altre regioni e nelle divisioni lusso”, continua Frey. La mossa dell’agenzia è inoltre dettata dall’esborso di 1,27 miliardi di liquidità in seguito all’acquisizione del 100% di Chrysler.
Quattro sono i fattori che spingono l’agenzia a fissare l’outlook a stabile
Primo, Moody’s stima che Fiat (Chrysler esclusa) nel 2014 sarà in grado “di contenere il flusso di cassa operativo negativo al di sotto di 1,5 miliardi”. Secondo, le perdite nei mercati di massa in Europa, Medio Oriente e Africa “potranno essere ulteriormente ridotte nell’anno corrente“, e terzo, il programma di crescita dei modelli Maserati “aumenterà ulteriormente gli utili della divisione lusso”.
Quarto e ultimo fattore che consente a Fiat di beneficiare di un outlook stabile è rappresentato dall’attesa che il flusso di cassa negativo sarà limitato a un miliardo di euro.