Fiat: Marchionne, a Melfi 1 miliardo di investimenti. Monti, grazie per questa scommessa sull’Italia

Accoglienza tra gli applausi per il presidente del Consiglio, Mario Monti, all’arrivo presso lo stabilimento Fiat di Melfi. Alla presenza del premier, il presidente del Lingotto, John Elkann e l’amministratore delegato del gruppo torinese, Sergio Marchionne, hanno presentato il nuovo piano d’investimenti dell’impianto in Basilicata dove è attesa la produzione di due nuovi mini Suv. Piano che è stato definito dallo stesso manager italo-canadese coraggioso e non per deboli di cuore. La scelta di investire in Italia, ha spiegato l’Ad, non è azzardata ma piuttosto coraggiosa considerando il momento di crisi. La decisione del gruppo è stata quella di puntare a competere nella parte alta del mercato uscendo dalla mischia dei marchi generalisti.
Dal punto di vista finanziario, è arrivata da Marchionne la conferma degli obiettivi per l’esercizio 2012: l’utile della gestione ordinaria è visto a circa 3,8 miliardi di euro, mentre l’utile netto si attesterà sopra 1,2 miliardi di euro, il che conferma, a detta del manager, che Fiat è un’azienda sana e forte. Sul mercato europeo, il Lingotto dovrebbe invece registrare una perdita di 700 milioni di euro ma nell’arco di tre o quattro anni l’azienda si attende di raggiungere il pareggio delle attività sia in Italia sia nel Vecchio Continente.
Si dovrà aspettare il primo trimestre del prossimo anno, ha annunciato Marchionne, per sapere qualcosa in più sul contenzioso legale in atto sul prezzo di acquisto della partecipazione del 3,3% di Chrysler ancora in mano al fondo Veba.