Fiat: Marchionne conferma l’impegno in Italia ma con Jeep punta molta sulla Cina
Prevista la piena occupazione di tutti lavoratori in Italia in tre-quattro anni grazie ai nuovi investimenti. Lo ha detto Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat, durante un convegno organizzato da Quattroruote presso la Borsa di Milano, definendo ‘oscene’ le dichiarazioni dei politici italiani sulle recenti vicende che hanno riguardato lo stabilimento di Melfi. Il gruppo torinese ha infatti deciso di mettere in cassa integrazione per due anni gli operai dello stabilimento lucano.
Il top manager si è detto inoltre pronto a confermare tutti gli impegni di Fiat in Italia. Il gruppo torinese, ha spiegato Marchionne, è un’industria aperta e globale ma intende fare la sua parte nel Paese, aggiungendo che è prossima la presentazione di 17 modelli e di sette aggiornamenti prodotti entro il 2016.
Per quanto riguarda le stime per quest’anno, il manager italo-canadese si attende per il mercato europeo una fine di 2013 in linea con il 2012 con buone performance in America, Brasile e Cina.
Sul recente accordo con Gac in Cina, Marchionne ha dichiarato che la produzione probabilmente potrà iniziare tra 18 mesi e si potranno produrre 100 mila Jeep all’anno nello stabilimento di Guangzhou, con la possibilità di un espansione a 200 mila vetture.
Balzo del titolo sul Ftse Mib. L’azione della società piemontese al momento sul Ftse Mib avanza del 4,91% a 4,446 euro.