Ferrari: sorpasso storico a FCA, ora vale di più in Borsa. A Manley serve un jolly per il 2019

La Ferrari vale più dell’ex casa madre Fca. La chiusura pesante di oggi di Fca (-2,9%) ha bissato il tonfo violento della vigilia portando il titolo a una capitalizzazione di circa 20 miliardi di euro, inferiore a quella di Ferrari.
Il sorpasso storico arriva a poco più di tre anni di distanza dallo spin off avvenuto a gennaio 2016.
Il titolo Ferrari è il migliore da inizio anno sul Ftse Mib con un balzo del 25%.
Tutto settore auto in crisi su timori crescita
Il settore auto è sotto la lente tra rischi legati a rallentamento crescita e tensioni sul fronte guerra dei dazi. Oggi tutti i testimonial europei del settore hanno pagato dazio con rialzi superiori al 2% per colossi quali Volkswagen Daimler e Renault. Peggio ha fatto FCA con un calo del 3% che ha spinto il titolo sotto la soglia dei 13 euro, livello che non violava al ribasso dalla prima settimana di gennaio.
FCA paga la guidance 2019 prudente, mentre le prospettive di Ferrari hanno convinto gli investitori spingendo al rialzo il titolo dopo i conti diffusi il 31 gennaio. Ferrari stima per il 2019 ricavi netti superiori ai 3,5 miliardi di euro, con una crescita di oltre il 3% rispetto al 2018. L’ebitda adjusted è visto tra 1,2 e 1,25 miliardi di euro, in aumento di circa il 10% rispetto al 2018. L’ebit adjusted è indicato tra 850 e 900 milioni di euro (circa +6% sul 2018). L’eps diluito adjusted è indicato tra 3,50 e 3,7 euro, con una crescita di circa il 6% sul 2018. Il free cash flow industriale è atteso pari a circa 450 milioni di euro (+10%).
Ieri il titolo Fiat Chrysler Automobiles è sceso del 12,2%, peggior seduta dal 25 luglio scorso (giorno della scomparsa di Sergio Marchionne e del warning sui conti 2018). A mettere al tappeto il titolo sono state le deboli prospettive per il 2019 e con il rallentamento del mercato del Nord America che potrebbe pesare sui conti del gruppo.
Previsioni 2019 di FCA fanno preoccupare
La previsione di utile operativo adjusted 2019 del gruppo italo-americano è di 6,7 miliardi di euro è ben al di sotto delle stime che raggiungevano addirittura il 28% in più. Per il 2019 Fca si aspetta un ebit adjusted sopra i 6,7 miliardi di euro con un margine sopra 6,1%. Le stime diffuse dal gruppo italo-americano escludono l’apporto di Magneti Marelli la cui vendita sarà finalizzata nel secondo trimestre 2019. L’eps diluito adjusted per il 2019 è indicato sopra 2,70 euro per azione, riflettendo un tax rate più alto, principalmente negli Stati Uniti.
Il Nord America, che è il mercato più importante per Fiat Chrysler in termini di profitti, ha registrato un utile operativo record nel 2018 con Ebit margin rettificato pari all’8,6% delle vendite, rispetto al 7,9% di un anno fa. Riscontri che potrebbero non essere bissati quest’anno complice un rallentamento del mercato auto statunitense.
Manley punta su spinta da nuovi modelli, ma si torna a parlare di un’alleanza
Mike Manley, che prima di succedere a Marchionne era a capo della divisione Jeep e Ram, punta molto sull’apporto dei nuovi pickup Ram e del camion Jeep Gladiator di medie dimensioni per sostenere i profitti nonostante il rallentamento delle vendite negli Stati Uniti.
Prima della scomparsa di Marchionne molti pensavano che il manager italo-canadese avrebbe intavolato una grande alleanza prima di lasciare il gruppo dopo l’ok al bilancio 2018. Oggi, alla luce del tonfo in Borsa, sulla stampa si è tornato proprio a parlare della necessità di un’alleanza per salvare il bilancio dei prossimi 12 mesi.