Posizioni nette corte: scendono gli short su UBI, fuori Atlantia
Dall’aggiornamento odierno (8 febbraio 2019) di Consob sulle posizioni nette corte (PNC) si apprende che il titolo più shortato a Piazza Affari è Azimut con 6 posizioni short aperte per una quota pari al 10,34% del capitale sociale (6 PNC pari al 10,16% il 1° febbraio).
Banco BPM si guadagna il secondo gradino più alto del podio con 7 PNC pari al 7,23% del capitale (7 PNC pari all’8,13 il 1° febbraio).
UBI Banca si posiziona al terzo posto con 3 PNC per una quota pari al 5,26% del capitale (5 PNC pari al 6,45% il 1° febbraio).
Tod’s manca il podio con 5 PNC per una quota pari al 4,50% del capitale (5 PNC pari al 4,50% il 1° febbraio).
Per una visione complessiva su tutti i titoli shortati si veda la seguente tabella che mostra, in ordine decrescente, la classifica delle società quotate su Borsa Italiana in base alla quota di capitale su cui sono aperte PNC.
Si ricorda che le PNC sono un indicatore sintetico che riassume le posizioni corte (ossia le vendite allo scoperto sulle azioni e le posizioni corte in strumenti finanziari derivati e altri strumenti simili) al netto delle posizioni lunghe (ossia gli acquisti di azioni e le posizioni lunghe in strumenti finanziari derivati e altri strumenti simili). Confluiscono nel calcolo delle PNC tutte le operazioni effettuate nei sopracitati strumenti finanziari, anche eseguite all’estero e/o fuori mercato. Il sito internet della Consob è pertanto l’unica fonte ufficiale e affidabile dei dati su tali posizioni.
Sono oggetto di pubblicazione le PNC che sono di entità pari o superiore allo 0,5% del capitale sociale della società quotata considerata; oppure hanno raggiunto la soglia dello 0,5% e sono state quindi pubblicate, ma successivamente sono diminuite al di sotto della soglia dello 0,5%. Queste PNC sono pubblicate un’ultima volta con l’indicazione dell’ultimo valore disponibile (sotto lo 0,5%).
Si segnala infine che, dall’ultimo aggiornamento del 1° febbraio, è diminuita sotto la soglia dello 0,5% la PNC in Atlantia (0,50% del capitale il 1° febbraio).