Notizie USA Ferrari segna nuovi massimi storici dopo i conti sopra le attese

Ferrari segna nuovi massimi storici dopo i conti sopra le attese

4 Maggio 2023 18:32

In una Piazza Affari tinta di rosso, si muove in controtendenza il titolo Ferrari, che dopo aver presentato i conti trimestrali sopra le attese è balzato del 4,7% raggiungendo così nuovi massimi storici a quota 265 euro ad azione.

L’utile balza del 24%

La casa automobilistica di Maranello ha chiuso il primo trimestre di quest’anno con 1.429 milioni di euro di ricavi, con un incremento del 20,5% rispetto a quanto realizzato nel medesimo periodo del 2022 e battendo le stime degli analisti ferme a 1,38 miliardi di euro.

Bene anche l’utile netto che si è attestato a 297 milioni di euro, in crescita del 24% sull’analogo periodo del 2022, battendo anche in questo caso il consensus degli analisti che si aspettavano un utile netto di 270,5 milioni di euro. L’utile per azione è così migliorato del 25% a 1.63 euro da 1.30 euro.

Questi dati positivi sono stati spinti da un incremento delle consegne record del marchio che a livello globale hanno raggiunto i 3.567 veicoli consegnati nel trimestre, con un aumento di quasi il 10% (circa 316 veicoli in più) rispetto a quanto venduto nel medesimo trimestre dello scorso anno. Queste cifre indicano che l’azienda si trova sulla buona strada per realizzare il miglior risultato di sempre delle vendite annuali di veicoli.
Ma non solo, un altro fattore che ha contribuito ad ottenere queste performance positive è da attribuire, oltre all’aumento delle consegne, anche all’aumento del prezzo di alcuni dei suoi modelli con la sua ricca clientela che risulta essere meno colpita dall’aumento dell’inflazione e dall’aumento dei tassi di interesse.

In questo contesto, lo stesso Amministratore Delegato di Ferrari ha ribadito che non sarà introdotto nessun freno ai prezzi (stile Tesla), anzi sono previsti da qui a fine anno ritocchi sui prezzi in una forbice compresa tra il 5 e il 7%. In tal senso, il prezzo della nuova Ferrari Purosangue è atteso salire dai 390mila euro attuali ad oltre 400mila euro.

Nel periodo preso in esame, il margine operativo lordo adjusted di Ferrari è salito a 537 milioni di euro, con un aumento del 27%, innescando un miglioramento della marginalità che è così salita al 37,6%.

Infine, l’aumento dei ricavi da Sponsorizzazioni, è attribuibile principalmente al migliore posizionamento nel campionato di Formula 1 dell’anno precedente; mentre il calo dei ricavi dai motori riflette il calo delle consegne a Maserati, dato che ci si avvicina inesorabilmente alla scadenza del contratto.

Scende l’indebitamento e confermate stime 2023

A fine marzo 2023, è sceso l’indebitamento industriale netto che si attesta ora a 53 milioni di euro, in calo così dai 207 milioni di euro registrati a inizio anno, ma questo riflette anche il riacquisto di azioni proprie da 97 milioni di euro.

Sulla base di questi risultati il management del gruppo Ferrari ha confermato la guidance per il 2023. In tal senso, il gruppo Ferrari prevede ora di chiudere il 2023 con 5,7 miliardi di euro di ricavi, la marginalità dovrebbe attestarsi al 38%, con un flusso di cassa industriale stimato fino a 0,9 miliardi di euro.

“Un altro trimestre eccezionale per Ferrari, con una crescita a due cifre dei principali parametri, un nuovo record del margine dell’Ebitda al 37,6% e un utile netto di 297 milioni di Euro”, ha commentato Benedetto Vigna, Amministratore Delegato di Ferrari.

“Il nostro portafoglio ordini si estende al 2025, grazie a una gamma di prodotti che si è aggiudicata importanti riconoscimenti.
Abbiamo deciso di riaprire gli ordini per la Purosangue, sospesi in seguito a una domanda iniziale senza precedenti, e abbiamo lanciato la Roma Spider per arricchire ulteriormente la nostra offerta.

La liquidità complessiva disponibile al 31 marzo 2023 era pari a 2.059 milioni, sostanzialmente in linea con le disponibilità per 2.058 milioni al 31 dicembre 2022, incluse linee di credito committed inutilizzate per 618 milioni di euro.

Consegne trainate dalla Portofino e 812 Competizione

Andando a vedere i risultati nel dettaglio, vediamo come nel primo trimestre del 2023 la gamma prodotti di Ferrari comprendeva ben nove modelli con motore a combustione interna e quattro modelli a motore ibrido, che hanno rappresentato rispettivamente il 65% e il 35% delle consegne totali del cavallino rampante.

L’aumento delle consegne nel trimestre è stato spinto in particolar modo dalla Portofino M, ma anche dalla 296 GTB e dalla 812 Competizione; mentre sono iniziate le prime consegne della 296 GTS e della 812 Competizione A, con la F8 Tributo che ha raggiunto la fine del suo ciclo di vita.

Ma non solo, a settembre dello scorso anno Ferrari ha presentato la Purosangue, il primo Suv prodotto dalla casa di Maranello, una mossa che nei piani della società potrebbe contribuire ad ampliare la base di clienti del marchio di lusso.

Guardando invece i dati a livello geografico, le consegne totali del gruppo nel trimestre hanno rispecchiato il ritmo di introduzione dei nuovi modelli nelle varie regioni: la regione Emea è quindi calata del 12% a 1.534 unità, le Americhe sono cresciute del 46,2% a 962 unità.

Prosegue sulla via verso l’elettrificazione

Il gruppo Ferrari sta portando avanti una propria strategia volta all’elettrificazione dei veicoli, digitalizzazione e carbon-neutral.

“Siamo in linea con il nostro percorso di elettrificazione, sia nello sviluppo delle vetture sportive, sia delle infrastrutture di Maranello”, commenta Benedetto Vigna.

In tal senso, l’obiettivo di Maranello per il 2030 è di ottenere un mix che vedrà al 20% i motori a combustione interna, al 40% gli ibridi e al 40% le elettriche.

Il produttore di auto di lusso si sta quindi preparando a passare ai veicoli elettrici e trasformare la sua storica fabbrica emiliana in un hub dedicato alla produzione di veicoli a batteria.
La prima Ferrari completamente elettrica è prevista per il 2025, mentre entro la seconda metà del decennio i modelli solo batteria e ibridi plug-in dovrebbero dominare il portafoglio dell’azienda.

“La transizione della Ferrari verso un futuro elettrificato potrebbe aumentare il suo prezzo medio di transazione e aumentare il suo gigantesco Ebitda di 154.000 euro per veicolo man mano che i prodotti basati su ICE diventano speciali”, ha dichiarato l’analista di Bloomberg Intelligence Joel Levington.

Pioggia di “Buy” dagli analisti

Guardando al consensus su Bloomberg vediamo come la maggior parte (14) degli analisti che seguono il titolo hanno una visione rialzista sul titolo (“Buy”), in 9 dicono di mantenere il titolo in portafoglio, mentre solo in 2 analisti hanno una visione ribassista su Ferrari.

Il prezzo obiettivo a 12 mesi su Ferrari è a quota 262 euro ad azione, il che implicherebbe un calo potenziale dell’1% rispetto alla quotazione di oggi a Piazza Affari.

Analisi tecnica: Ferrari su nuovi massimi storici

Dopo aver testato per ben due volte solo negli ultimi due mesi il livello di resistenza a 257-258 euro ad azione, con i forti acquisti di oggi si è concretizzato il breakout con volumi in aumento di quest’ultima area di resistenza. Ora in caso di proseguimento di questa tendenza i prossimi livelli si trovano a 267 e poi verso u 270 euro. Al contrario, non emergono segnali di debolezza fin tanto che i prezzi rimarranno sopra la media mobile a 50 periodi (linea gialla) posta a quota 250 euro.

Grazie al rialzo di oggi il saldo da inizio anno di Ferrari raggiunge un profitto del 32%.

Grafico del titolo Ferrari di breve periodo

 

Andamento di lungo periodo del titolo Ferrari